Ennio Morricone, Robert De Niro: "Onorato di aver avuto quattro colonne sonore composte da lui"

Robert De Niro ricorda le quattro colonne sonore composte da Ennio Morricone per i suoi film definendole 'una continua sorpresa'.

La star Robert De Niro ricorda Ennio Morricone definendosi Onorato dall'aver avuto quattro colonne sonore composte dal grande artista romano che ha fatto la storia del cinema per suoni.

Novecento
Novecento

I cammini di Robert De Niro ed Ennio Morricone si sono incrociati ben quattro volte, come ricorda la star dalla sua casa di campagna fuori New York in un'intervista a Repubblica: Novecento di Bernardo Bertolucci (1976), C'era una volta in America di Sergio Leone (1984), Mission di Roland Joffé (1986) e Gli intoccabili di Brian De Palma (1987).

Pur rimpiangendo di non avere avuto molti contatti nel privato, De Niro definisce Ennio Morricone, scomparso ieri all'età di 91 anni, "un musicista davvero speciale".

"Non ricordo esattamente la prima volta che ho incontrato Ennio" confessa il divo americano. "Il primo dei miei film di cui ha composto le musiche era Novecento, ma conoscevo già bene il suo lavoro, per quei primi spaghetti western che aveva fatto con Sergio Leone. Era un grande, e io sono molto onorato dall'aver avuto quattro colonne sonore composte da lui. Quattro colonne sonore, ognuna così diversa dall'altra e ognuna perfetta per quel film".

Robert De Niro ammette di aver appreso il valore della musica da film nel corso degli anni, visto che in gioventù tendeva a darla per scontata. Senza dubbio l'incontro con Morricone ha lasciato il segno in tanti modi, come ammette il divo:

"Quando Ennio ha fatto la musica per Mission e C'era una volta in America ho pensato quanto fosse meravigliosa, era sempre veramente speciale. era un musicista così particolare."

Le 10 migliori colonne sonore di Ennio Morricone composte per il cinema

Pur non ricordando aneddoti speciali su Morricone ("la mia memoria comincia a fare cilecca"), De Niro ha solo parole di apprezzamento per il musicista che per lui ha rappresentato una continua scoperta:

"Non sono mai stato in studio di registrazione né ho mai seguito le fasi di missaggio con lui. Se fossi stato produttore e regista avrei detto la mia. Ma così ogni sua composizione era una sorpresa per me".