Ennio Morricone: 'Non lavorerei più per Tarantino, anche se lo stimo'

Dopo le frasi pronunciate dal maestro Morricone contro il regista di Django Unchained, arriva il comunicato in cui il musicista chiarisce il proprio punto di vista.

Anche nel mondo del cinema non mancano le incomprensioni. A quanto pare il leggendario compositore Ennio Morricone non avrebbe gradito lo stile registico di Tarantino e l'uso delle musiche in Django Unchained tanto da ripromettersi di non collaborare più con lui. Queste almeno sono le parole pronunciate da Morricone nel corso di una lezione alla LUISS di Roma. Morricone è l'autore delle musiche di Ancora qui, canzone eseguita da Elisa che fa parte della soundtrack del western. Alla domanda sulla collaborazione con il regista premio Oscar, il compositore avrebbe risposto: "Non lavorerei di nuovo con lui. Quentin mi aveva chiesto di collaborare e ha detto che lo desiderava fin dai tempi di Bastardi senza gloria, ma ero molto occupato e lui non mi ha concesso sufficiente tempo per comporre. Così ha usato una canzone che avevo scritto in precedenza. Tarantino piazza la musica nei suoi film senza coerenza... Non si può fare niente con una persona così". Andando controcorrente rispetto al giudizio di molti, Morricone ha poi aggiunto di non aver amato particolarmente Django Unchained.

Dal momento che tutti i media hanno ripreso la notizia esagerandone i toni, l'anziano maestro ha sentito la necessità di puntualizzare ciò che aveva detto spiegando che le frasi riportate dalla stampa erano state decontestualizzate. In un comunicato diffuso poche ore fa Morricone scrive: "Ciò che ho letto riguardo alle mie dichiarazioni è un estratto parziale dei miei pensieri che, isolato, ha perso il suo vero significato. Ho un grande rispetto per Tarantino, come ho già detto più volte, e sono felice che abbia scelto la mia musica, segno della nostra affinità. Sono contento di averlo incontrato a Roma, ma credo che il suo voler scegliere brani di musica molto diversi l'uno dall'altro renda meno coerente il lavoro. Il rischio per me, quando compongo, è di non essere coerente con l'insieme e la mia principale preoccupazione è che il regista accetti la mia coerenza. Riguardo a Django Unchained, io non amo i film troppo violenti e con spargimenti di sangue perché mi impressionano, soprattutto quelli fatti molto bene, in cui il sangue sembra vero. Ma questo non ha niente a che fare con la stima che ho per Tarantino che rimane grande."