Elliot Page: "Gonne al bivio mi ha aiutato a superare la vergogna e l'odio verso me stesso"

Elliot Page ribadisce come la rappresentazione dell'identità LGBTQ+ al cinema e in tv abbia salvato la vita di tanti giovani come lui.

Elliot Page ha svelato che film come Gonne al bivio gli hanno offerto sollievo dai tormenti giovanili legati alla sua identità sessuale aiutandolo a superare la vergogna e l'odio verso se stesso.

Elliot Page Time
Elliot Page in un photoshoot su Time

"Io per primo sono consapevole che senza le varie rappresentazioni in cui sono stato in grado di imbattermi da bambino e da adolescente - all'epoca c'era molto poco - non so se ce l'avrei fatta", ha dichiarato l'attore durante la consegna dell'Outfest's Achievement Award che si è tenuta ieri nel corso del gala di chiusura del festival a Los Angeles.

"Non so se ce l'avrei fatta a superare i momenti di isolamento, solitudine, vergogna e odio verso me stesso che erano così estremi, potenti e totali" ha proseguito Page. "E poi, a 15 anni, mentre stai facendo zapping ti imbatti in Gonne al bivio e i dialoghi di quel film trasformano la tua vita. Credo che non parliamo abbastanza di quanto sia importante la rappresentazione, di quante vite possa salvare e di quanti futuri permetta".

Elliot Page per la prima volta a torso nudo dopo l'operazione (FOTO)

Gonne al bivio è una commedia del 1999 incentrata su una studentessa del liceo (Natasha Lyonne) che viene iscritta a un programma di conversione per gay dai genitori che sospettano che la ragazza sia lesbica. Elliot Page, che ha dichiarato di essere transgender lo scorso dicembre, ha dichiarato che la mancanza di rappresentazione odierna è vergognosa:

"Outfest e altre organizzazioni di questo tipo stanno cambiando le cose condividendo storie personali che raggiungano persone nel mondo che si sentono sole, disperate e impaurite. Queste storie offrono loro un'ancora di salvezza. E io so bene cosa la rappresentazione abbia significato per me."