È un Elio Germano che non le ha certo mandate a dire, quello appena uscito dalla conferenza stampa del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, in occasione della presentazione dei candidati ai David di Donatello 2025 che ha preceduto la cerimonia di premiazione dello scorso mercoledì.
"Meno male che c'è il presidente Mattarella - ha dichiarato l'attore - perché ho avuto molta difficoltà ad ascoltare il rappresentante della cultura del nostro Paese, il ministro Giuli", auspicando un serio confronto tra le parti interessate.
La fotografia del cinema italiano fatta da Germano non è così serena come il ministro vorrebbe far credere: "Il cinema è davvero in crisi e riteniamo che il ministero della Cultura abbia una grossa responsabilità in questo. Sentirci dire che tutto va bene, e per di più in un modo così bizzarro, è stato per me molto fastidioso".
Elio Germano ha attaccato anche il governo: "La finissero di piazzare uomini come nei clan"

"Piuttosto che piazzare i loro uomini come fanno i clan nei posti chiave, si preoccupassero davvero di fare il bene della nostra comunità mettendo le persone competente nei posti giusti e incontrando i rappresentanti di categoria per risolvere davvero i problemi".

L'attore ha aggiunto inoltre: "È importante che la cultura venga considerata come qualcosa di vitale per la popolazione, come la sanità e l'istruzione. Ma tutte e tre purtroppo nel nostro Paese vengono svendute e date in mano a gestione di privati, lanciate nella gara dei profitti, uno dei risultatati è che i cinema che si chiudono perché non fanno incasso e nessuno li sostiene".
Inevitabile la stoccata di Germano, poi, sul tema del riarmo: "Puntare sul futuro non vuol dire puntare sulle armi ma sulla sanità, sulla scuola, sulla cultura. Perché in questa maniera ci sentiamo sicuramente più tranquilli Se i nostri soldi invece vengono spesi per armarci sicuramente non siamo tanto sereni".
Il messaggio rivolto ai lavoratori e al popolo palestinese
Durante la cerimonia di premiazione, dove ha ricevuto il premio come miglior attore per Berlinguer. La grande ambizione, Germano ha invece rivolto un messaggio di speranza verso il popolo palestinese: "Voglio dedicare il premio a tutte le persone che lottano e continueranno a lottare per la parità di dignità che c'è scritta nella nostra Costituzione".
"Tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve essere degna allo stesso modo di una persona ricca di accedere a sanità, istruzione, un nero e un bianco, un italiano e uno straniero. E permettetemi di dire un palestinese la stessa dignità di un israeliano".