È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino: "Premi Oscar? Vuol dire che il primo non era una coincidenza"

Intervistato da Variety, Paolo Sorrentino ha parlato dell'eventuale candidatura agli Oscar di È stata la mano di Dio; una seconda nomination sottrarrebbe l'idea di colpo di fortuna alla vittoria de La grande bellezza.

Lo scorso dicembre, l'Academy ha rivelato la shortlist comprendente i 15 film semifinalisti in 10 categorie, tra cui quella del Miglior film straniero. A essere entrato a far parte della lista è anche È stata la mano di Dio, l'ultimo film di Paolo Sorrentino.

Nel corso di un'intervista con Variety, Paolo Sorrentino ha parlato dell'eventuale candidatura agli Oscar di È stata la mano di Dio. Secondo il regista partenopeo, una seconda nomination sottrarrebbe l'idea di colpo di fortuna alla vittoria de La grande bellezza. Sorrentino ha dichiarato: "Entrare nella shortlist è una grande responsabilità perché mi offre la possibilità di rappresentare il mio Paese. Essere candidato una seconda volta mi riempirebbe ancor più di gioia perché priverebbe la vittoria de La grande bellezza dell'idea che sia stato un mero colpo di fortuna! Una seconda candidatura sarebbe sintomo di continuità nel mio ambito lavorativo".

A proposito della campagna marketing di supporto promozionale al film, Sorrentino ha raccontato: "La campagna per gli Oscar è davvero stimolante e divertente. Però, allo stesso tempo, è stancante perché si deve viaggiare un bel po'. Quest'anno, le complicazioni sono state provocate dalle limitazioni anti-Covid. Comunque, il film è stato ben accolto dappertutto, ha generato risate, curiosità ed emozioni, che è quello che più mi interessa".

Sul fatto che l'industria americana tenda a premiare solo film in lingua inglese nelle categorie principali - nonostante la recente vittoria di Parasite, primo film in lingua non inglese ad aver ricevuto il Premio Oscar al Miglior Film - Paolo Sorrentino ha affermato: "Gli Oscar sono un premio nato e cresciuto negli Stati Uniti ed è naturale che la sua attenzione vada principalmente verso i film in lingua inglese. Credo che le cose stiano cambiando e che, in futuro, possa esserci un nuovo Parasite!".

Nick Vivarelli di Variety ha poi chiesto a Sorrentino: "Gli spettatori occidentali tendono a non vedere di buon'occhio film stranieri perché spesso considerati lunghi e soporiferi. Eppure, quegli stessi spettatori sostengono che Avengers: Endgame sia stato fin troppo breve e che, se fosse durato di più, lo avrebbero visto lo stesso con estremo piacere. Trovi giusta questa situazione?". E Sorrentino ha risposto: "Posso parlare soltanto della mia esperienza. La grande bellezza ed È stata la mano di Dio sono due film lunghi ed entrambi durano più di due ore. Nessuno spettatore si è mai lamentato della loro durata. Credo che ogni film abbia il suo ritmo, la sua durata, la sua ampiezza. Se un film è ben fatto, può anche essere lungo senza infastidire nessuno".

Infine, il regista partenopeo è intervenuto a proposito della differente ricezione di È stata la mano di Dio da parte del pubblico italiano e straniero. Sorrentino ha chiuso così l'intervista: "Tendenzialmente, il pubblico di tutto il mondo ha reagito allo stesso modo al mio film. Magari, all'estero la tendenza è quella di considerare caricaturali ed esagerati personaggi che, qui, invece, consideriamo assolutamente realistici. Ma ci sta, questo è un aspetto che dipende dalla cultura di ognuno di noi".

Le nomination ai Premi Oscar saranno ufficializzate il prossimo 8 febbraio; la cerimonia si terrà la notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo.