Quella che doveva essere una innocua commedia sentimentale si sta trasformando in un caso sui media americani. La polemica è esplosa con l'uscita del primo trailer di The Dilemma, pellicola diretta da Ron Howard che vede protagonisti due migliori amici e colleghi. Quando uno dei due (Vince Vaughn) scopre che la moglie dell'amico lo tradisce, scatta il dilemma morale se confessare tutto al'altro o farsi gli affari propri. A puntare il dito contro il trailer è stata, però, la Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, offesa dall'uso del termine "gay" fatto nel corso del trailer in cui la parola viene usata in senso dispregiativo dal personaggio di Vaughn per indicare le auto elettriche.
La Universal si è affrettata a tagliare la frase incriminata diffondendo immediatamente un secondo trailer 'epurato', ma la polemica infuria sui media. La GLAAD ha scatenato una crociata per far si che la frase venga rimossa anche dal film, ritenendo inaccettabile l'istigazione all'intolleranza insita nella battuta. A darle manforte è intervenuto il giornalista della CNN Anderson Cooper che ha lanciato l'allarme dal suo show Anderson Cooper 360 per poi recarsi come ospite televisivo da Ellen DeGeneres per rincarare la dose affermando: "Sono scioccato dal fatto che non solo la Universal abbia inserito una frase offensiva nel film, ma addirittura l'abbia usata nel trailer che dovrebbe invitare le persone a vedere il film in questione".
Se la Universal ha prontamente tagliato la gag politically uncorrect nel trailer, ammettendo che la battuta sui gay poteva effettivamente risultare spiacevole per alcuni, non è detto che faccia lo stesso per il film completo. Al momento lo studio non avrebbe preso alcuna decisione al riguardo e ciò non avverrà fino a che la lavorazione non sarà completa. Certo è che questo non è il primo film divenuto terreno di scontro tra la GLAAD e la Universal. Una notte da leoni conteneva alcuni giochi di parole sui gay ben più pesanti, per non parlare del volgarissimo Bruno dove l'irriverente Sacha Baron Cohen si divertiva a premere l'acceleratore su ogni sorta di luogo comune sull'omosessualità trasformandolo in sberleffo pesante e in nessuno dei due casi le critiche della GLAAD sono state prese in considerazione. Cosa accadrà stavolta?