Dr House e il Coronavirus, il commento di Hugh Laurie sui social

Hugh Laurie, interprete di Dr House, ha commentato l'attuale situazione sanitaria mondiale sui social: 'Questa è un'epidemia, la si risolve stando insieme'.

Dr House: Medical division - House (Hugh Laurie) e Wilson (Robert Sean Leonard) in una scena di 'Paternity', secondo episodio della prima stagione
Dr House: Medical division - House (Hugh Laurie) e Wilson (Robert Sean Leonard) in una scena di 'Paternity', secondo episodio della prima stagione

L'attore britannico Hugh Laurie, celebre interprete dell'acclamata serie medica Dr House, ha commentato l'attuale emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus sui social. Già in precedenza i fan avevano ironizzato sulla rapidità con cui il burbero medico, celebre per le sue intuizioni celeri, avrebbe trovato una soluzione, e Laurie ha postato il seguente messaggio su Twitter e Facebook due giorni fa: "Ovviamente non posso parlare a nome di House, perché nessuno mi ha dato parole intelligenti da recitare, ma sono abbastanza sicuro che vi direbbe che non si tratta di "risolvere" il Covid. Questa è un'epidemia, non un problema diagnostico. La si risolve insieme, stando separati."

Nel terzo episodio della prima stagione della serie 'Dr House: Medical division', House (Hugh Laurie) cerca di arrivare alla giusta diagnosi
Nel terzo episodio della prima stagione della serie 'Dr House: Medical division', House (Hugh Laurie) cerca di arrivare alla giusta diagnosi

Hugh Laurie, commentando in modo sensibile la delicata situazione attuale, ha così anche precisato che il protagonista di Dr House non sarebbe in grado di sconfiggere il Coronavirus, dato che lui è specializzato in diagnostica. Un personaggio memorabile per il suo brutale sarcasmo unito a un intelletto prestigioso, ai quali Laurie ha prestato corpo e voce per otto stagioni, dal settembre del 2004 al maggio del 2012, sotto la supervisione dell'autore David Shore.

L'attore inglese, già noto in patria per diverse collaborazioni televisive con l'amico Stephen Fry, aveva precedentemente dichiarato di aver chiuso con il piccolo schermo dopo la lunga esperienza americana, ma è successivamente tornato in due produzioni HBO, entrambe create dallo sceneggiatore scozzese Armando Iannucci: Veep, dal 2015 al 2019, e Avenue 5, da quest'anno (la prima stagione si è conclusa il 15 marzo negli Stati Uniti, e la seconda è già stata confermata). È inoltre apparso nelle miniserie The Night Manager (2016) e Catch-22 (2019), e nella serie Chance, durata due brevi stagioni su Hulu tra il 2016 e il 2017. Con Iannucci ha collaborato anche per il film La vita straordinaria di David Copperfield, adattamento dickensiano presentato allo scorso Festival di Toronto e uscito nelle sale inglese a gennaio.