Questa mattina Donald Trump ha vinto le presidenziali 2024 diventando il 47° presidente degli Stati Uniti d'America, con sommo sconforto da parte del Partito Democratico e dei suoi sostenitori, tra le cui fila c'è anche il regista Adam McKay, che nelle ultime ore è stato molto critico nei suoi confronti.
Il regista de La grande scommessa e Don't Look Up è intervenuto sui social media mentre Donald Trump si avvicinava alla vittoria nelle elezioni presidenziali statunitensi, affermando di voler abbandonare il Partito Democratico. In un post su X ha scritto: "È tempo di abbandonare il Partito Democratico. Mi iscriverò al Partito Verde o alle Famiglie Lavoratrici. Ma sono aperto ad altre idee".
In passato McKay ha sostenuto il Partito Democratico e ha appoggiato Bernie Sanders per la presidenza nel 2016 e nel 2020. Tuttavia, nel 2019 ha dichiarato di essersi iscritto anche ai Socialisti Democratici d'America. Si è espresso sulla necessità di un'azione per il clima e ha firmato una lettera aperta a Joe Biden nell'ottobre 2023 per chiedere un cessate il fuoco a Gaza.
Successivamente, ha criticato la strategia elettorale del Partito Democratico, scrivendo: "Chi avrebbe immaginato che mentire sulla salute cognitiva di Biden per 2 anni, rifiutarsi di fare una convention aperta per un nuovo candidato, non menzionare mai l'assistenza sanitaria pubblica e abbracciare il fracking, i Cheney e un massacro di bambini a Gaza durato un anno non sarebbe stata una strategia vincente?".
"Chiunque abbia un po' di cervello?", ha continuato. "Ma pensavo che la caratteristica dei liberali fosse quella di essere intelligenti. Non lo è? In realtà si limitano ad applaudire ciecamente la parata di ottiche sgangherate avvolte nei caratteri del New York Times che è il moderno partito dem?".
McKay ha concluso che "almeno è il momento per i polverosi hacker e carrieristi di allargare le loro piume dopo le elezioni e incolpare la Russia e i candidati di terze parti. Questo dovrebbe sistemare le cose".