L'ultimo revival di Doctor Who non è stato il successo che molti si aspettavano; con Disney+ che ha portato lo show a un pubblico globale e ha dato alla longeva serie fantascientifica una necessaria iniezione di denaro, i fan immaginavano che avrebbe potuto finalmente raggiungere le stesse vette di The Mandalorian e Stranger Things.
Invece, la prima stagione del nuovo showrunner Russell T Davies ha diviso i fan e gli ascolti non sono stati buoni. Questo nonostante si sostenga che l'obiettivo principale fosse quello di attirare spettatori molto più giovani.
Poi, c'è stato l'atteso (e sfortunato) contraccolpo per il fatto che Doctor Who avesse un protagonista nero e temi LGBTQ+. Alla fine, la situazione è precipitata a luglio, con un rapporto schiacciante che suggeriva che la serie potrebbe essere cancellata dopo la seconda stagione e che Disney+ potrebbe separarsi dalla BBC dopo quello che si è rivelato un esperimento fallimentare e costoso per lo streamer.
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Le parole del regista e il mancato rinnovo
Parlando con SFX, Davies non ha svelato troppo, ma ha confermato che Doctor Who non è stato rinnovato per una terza stagione. "È una decisione dell'industria, è come in ogni azienda - queste cose richiedono tempo", ha detto. "Penso che la decisione arriverà dopo la trasmissione della seconda stagione. È quello che ci aspettiamo, è quello verso cui ci siamo sempre diretti".
Sembra che i piani ambiziosi per Doctor Who siano stati ridimensionati, anche se uno spin-off intitolato The War Between The Land And The Sea è in arrivo e non sta generando molto scalpore. In effetti, se dovesse fallire, potrebbe segnare il destino della serie principale.
Un reclamo che ha fatto notizia durante la prima stagione di Doctor Who riguardava una storia d'amore gay tra il Quindicesimo Dottore di Ncuti Gatwa e il Rogue di Jonathan Groff. Come riporta Deadline, alcuni spettatori del Regno Unito hanno sostenuto che il contenuto dell'episodio fosse "inadatto ai bambini", provocando un'indagine della BBC che ha portato al rilascio della seguente dichiarazione:
"L'ECU ha ritenuto che le allusioni sessuali fossero di livello non troppo elevato. Lo sviluppo della relazione era funzionale alle esigenze di una trama in rapida evoluzione ed è improbabile che gli spettatori di qualsiasi età possano considerarla un modello per le relazioni interpersonali al di fuori di questo particolare contesto di finzione".