Un muro della casa dell'attore belga Benoît Poelvoorde è stato imbrattato con la scritta "Depardieu non ci piace, è un gran maiale". Il gesto è avvenuto dopo che Poelvoorde ha offerto il suo sostegno all'attore Gérard Depardieu, accusato di molestie e violenza sessuale, firmando una lettera pubblica in sua difesa insieme ad altre star come Carla Bruni. Secondo quando riportato da Le Figaro, le parole sarebbero state immediatamente cancellate.
Gérard Depardieu nega le accuse di stupro: vittime scioccate dalle sue dichiarazioni
Le accuse di violenza
Depardieu è stato più volte accusato di molestie sessuali da parte di ragazze e sue ex colleghe sul set, prima nel 2018 e poi nel 2007. Recentemente inoltre è stata aperta un'indagine sulla morte per suicidio dell'attrice Emmanuelle Debever, l'ennesima accusatrice di Gerard Depardieu. Nei mesi scorsi, altre donne si sono fatte avanti accusando di violenza sessuale l'attore francese.
Il documentario scandalo
L'attore si è trovato recentemente al centro di un nuovo scandalo a causa del documentario Complément d'investigation trasmesso da France 1. Il canale francese ha mandato in onda degli estratti di un viaggio dell'attore compiuto cinque anni fa in Corea del Nord in occasione dei 70 anni del regime di Pyongyang, viaggio documentato dal regista Yann Moix ma mai pubblicato. Negli estratti pubblicati Depardieu si lascia andare a commenti misogeni e sessisti persino nei confronti di una bambina di 10 anni oltre che della sua interprete.
Visitando un maneggio, l'attore dice all'interprete che gli era stata affidata parole come: "Le donne adorano andare a cavallo, hanno il clitoride che struscia sul pomello della sella. Sono delle grandi puttane". Poi tocca alla bimba di dieci anni che l'attore guarda andare a cavallo. "Se il cavallo va al galoppo, lei gode" dice Depardieu, suggerendo all'interprete di darsi all'ippica visto che "le donne che praticano l'equitazione amano moltissimo anche fare altro...".