Quando Daredevil è arrivato su Netflix nel 2015, ha ricevuto recensioni entusiastiche. All'epoca, gli investimenti degli studi nello streaming erano ancora contenuti e la serie veniva supervisionata da una Marvel Television decisamente parsimoniosa.
Il rapporto tra Daredevil e il MCU
Nonostante le numerose scene d'azione e i costumi iconici, la serie limitava i poteri dell'Uomo senza Paura e mostrava pochissimi collegamenti diretti con l'MCU.

Vi erano alcuni riferimenti vaghi agli eventi di The Avengers - soprannominati "l'Incidente" - e qualche cenno a supereroi famosi, sempre descritti senza mai essere chiamati per nome. Inoltre, la linea temporale sembrava bloccata poco dopo il 2012: eventi come gli Accordi di Sokovia non venivano nemmeno menzionati.
Steven DeKnight, showrunner della prima stagione, ha recentemente spiegato il motivo di queste scelte. "All'epoca, il MCU e Marvel Television non erano esattamente sulla stessa lunghezza d'onda", ha rivelato. "Avevamo accesso molto limitato agli elementi dell'universo Marvel e dovevamo rimanere nella nostra corsia. Non è una lamentela!". DeKnight ha aggiunto che questa restrizione, alla fine, "ci ha costretto a concentrarci maggiormente sui personaggi, evitando di puntare su camei spettacolari o espedienti narrativi".
Sebbene oggi serie come Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist siano considerate parte di un canone "alternativo" del MCU, inizialmente Daredevil: Born Again era stato concepito come un reboot totale.
Da quando i Marvel Studios hanno preso il pieno controllo del personaggio, Daredevil ha avuto modo di interagire direttamente con Peter Parker, She-Hulk, e Kingpin ha avuto ruoli chiave in Hawkeye e Echo.

Anche Ted Sarandos, CEO di Netflix, ha recentemente commentato l'esperienza con Marvel Television, sottolineando le difficoltà nate sotto la guida dell'allora presidente Isaac Perlmutter e del produttore Jeph Loeb. "Volevamo fare grande televisione, loro volevano solo risparmiare", ha detto Sarandos. "Pensavo che avremmo potuto guadagnare puntando sulla qualità".
Ha poi aggiunto: "Vuoi collaborare con chi condivide i tuoi obiettivi. Invece, ogni miglioramento che proponevamo diventava una lotta. È una lezione che non dimenticherò mai".