Con la sua trilogia sul Cavaliere Oscuro, Christopher Nolan ha ridefinito il genere dei supereroi e, nello specifico, il personaggio di Batman che, coi film di Joel Schumacher, aveva subito un involuzione dopo la brillante rilettura di Tim Burton. Ad attirare l'interesse di un regista come Nolan è stata proprio l'umanità di Batman, il quale non possiede alcun tipo di superpotere, ma è un uomo come tutti gli altri, forse solo un po' più prestante sul piano fisico.
"Il supereroe di Bruce Wayne si basa su idee come senso di colpa, paura, questi forti impulsi che ha il personaggio. Bruce Wayne non ha superpoteri oltre alla straordinaria ricchezza. Ma in realtà è solo qualcuno che fa molte flessioni. In questo senso, è molto riconoscibile e umano. Penso che sia questo aspetto che mi ha attirato, il suo realismo" ha dichiarato Nolan a Vanity Fair nel 2018.
Il realismo è stato proprio il filo conduttore della sua ricerca e del suo studio sul personaggio. Nolan ha confessato che in un primo tempo non voleva dar vita a un franchise su Batman con Christian Bale. Per distinguere i tre film l'uno dall'altro, rendendoli tutti interessanti e unici, ha basato ogni capitolo su generi diversi con un antagonista memorabile invece di realizzare film generici sui supereroi.
Batman Begins: come Christopher Nolan ha rivoluzionato, ma anche rovinato, i film di supereroi
Come è nata la trilogia sul Cavaliere Oscuro
La trilogia batmaniana di Christopher Nolan è estremamente diversa dai film Marvel e persino dal DCEU sotto diversi aspetti. Oltre al realismo e ai personaggi, la trilogia ci ha regalato alcune delle migliori interpretazioni dei cattivi dei cinecomic, a partire dal Joker del defunto Heath Ledger.
Nolan ha spiegato che i cattivi hanno un ruolo centrale nella volontà di diversificare i suoi film dalla tradizione del genere. Ha spiegato che Batman Begins, che era stato pianificato per essere un film standalone, mostra come Ra's al Ghul (Liam Neeson) sia un "mentore che si trasforma in nemico". Nel film successivo arriva la potentissima e disperata interpretazione del Joker di Heath Ledger.
"Il Cavaliere Oscuro per me è sempre stato un crime drama sul modello dei film di Michael Mann. Il Joker era un terrorista, un agente del caos in libertà" ha spiegato il regista.
Allo stesso modo, la conclusione della trilogia con Il cavaliere oscuro - Il ritorno viene vista come un'epopea storica col Bane di Tom Hardy come "nemico militarista". Christopher ha dichiarato inoltre di aver cercato di inserire nei suoi tre film elementi della saga di James Bond, confermando che il Lucius Fox di Morgan Freeman è dichiaratamente ispirato a Q.