Da Martin Scorsese a Francis Ford Coppola, da Quentin Tarantino a Ken Loach, sono in molti ad aver criticato le produzioni Marvel arrivando a paragonarle a parchi dei divertimenti e additando l'impatto nefasto avuto sull'industria. L'interprete di Thor, Chris Hemsworth, è intervenuto in più occasioni a difendere lo studio e alla vigilia del Festival di Cannes 2024, che inaugurerà nei panni del villain del film d'apertura, Furiosa: A Mad Max Saga, torna a bacchettare le voci critiche in un'intervista con UK Times.
"Anche questi registi hanno fatto film che non hanno funzionato - lo abbiamo fatto tutti. Quando hanno parlato di cosa c'era di sbagliato nei cinecomic ho pensato, 'Ditelo ai miliardi di persone che li guardano. Hanno tutti torto?'"
L'impatto dei cinecomic sul mercato
A essere onesti, la maggior parte delle critiche sembrano legate alla percezione che i film tratti dai fumetti (e i grandi successi cinematografici in generale) possano contribuire a cancellare completamente dal panorama cinematografico i titoli più piccoli, indipendenti e d'essai, ma è anche la qualità complessiva delle pellicole ad aver avuto anche un contraccolpo.
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Recentemente, lo stesso Chris Hemsworth non è stato tenero con l'ultimo capitolo della saga di Thor, Thor: Love and Thunder, ammettendo che non ha funzionato e assumendosi la maggior parte della colpa. "Mi sono lasciato prendere dall'improvvisazione e dalla stravaganza, e sono diventato una parodia di me stesso", ha detto l'attore australiano.