Altro che offese, lui non vede 'ora di farsi un selfie con Checco Zalone. Paolo Diop, giovane responsabile immigrazione di Fratelli d'Italia, nero, di origini senegalesi, ma maceratese, la canzone L'immigrato "non è offensiva", anzi Checco Zalone "è un genio"
"Checco Zalone riesce a scherzare su qualcosa che in Italia è sempre al centro della polemica, l'immigrazione e l'integrazione." - spiega Paolo Diop ai microfoni di AgenPress.it - "Credo che abbia fatto benissimo a farlo. Si può scherzare anche sui luoghi comuni. IO non vedo l'ora di vedere il film e magari di incontrarlo e farmi un selfie con lui dicendo: sono io l'immigrato che ti frega la moglie" - dice Diop, riferendosi ad una frase del testo de L'immigrato, la canzone di Checco Zalone che anticipa l'uscita dell'ultimo film dell'attore, Tolo Tolo in arrivo il 1 gennaio.
Sempre a proposito de L'immigrato, Paolo Diop ha aggiunto: "Credo che la canzone di Checco Zalone rappresenti molto la realtà dei fatti, tocca entrambi i lati e fa riflettere su certe cose che diciamo sull'immigrazione. Naturalmente spero che nel 2030 la situazione sia cambiata e che Checco non debba più fare le canzoni sugli immigrati, perché ci sarà un'integrazione talmente alta che non si parlerà più di queste cose. Chi si è sentito offeso? Non li capisco proprio, sono persone che probabilmente si offendono per tutto. Io non mi offendo con chi mi offende a livello razziale, figuriamoci con chi ci scherza su, se non ci sai scherzare su vuol dire che hai problemi seri. Io mi sento sempre fuori casa, anche a destra qualcuno che non mi conosce dice: ma chi è questo? E invece a sinistra continuano a dirmi che sono un traditore. Io sono una persona che ha espresso le proprie idee."
Non si conoscono ancora molti dettagli sulla storia di Tolo Tolo, l'attesissimo film che vede Checco Zalone nel ruolo di regista, oltre che di protagonista, sappiamo che sarà ambientato anche in Africa, e che si evolverà sull'amicizia tra un comico e un carabiniere che gli fa da scorta.