Il Festival di Cannes 2021 si apre all'insegna della politica con le dichiarazioni di Spike Lee, che ha commentato la situazione americana post Black Lives Matter augurandosi che sia giunto il tempo in cui i neri cessino di essere braccati come animali".
Spike Lee, che troneggia anche sul manifesto di Cannes 2021, è il primo presidente di giuria nero della storia del Festival di Cannes. Il cineasta, che si è presentato alla serata inaugurale in completo rosa shocking e scarpe da ginnastica, non si è fatto pregare quando si è trattato di commentare la situazione politica negli USA.
A una domanda sul suo film del 1989 Fa' la cosa giusta, che contiene una scena in cui un giovane nero, Radio Raheem, viene ucciso dalla polizia, Lee ha risposto:
"L'ho scritto nel 1988. Quando vedi il fratello Eric Garner, quando vedi re George Floyd assassinato, linciato, penso a Radio Raheem; e penseresti e spereresti che dopo 30 fottuti anni i neri smettano di essere braccati come animali".
Spike Lee racconta la sua scena preferita de L'esorcista
Il regista, che in conferenza indossava un berretto con su scritto "1619" in riferimento alla data di arrivo del primo gruppo di schiavi africani in Virginia, si è espresso duramente contro Donald Trump e altri populisti. Commentando le leggi anti-LGBT della Georgia, ha dichiarato:
"Questo mondo è gestito da gangster: l'Agente Orange (Donald Trump), quel tizio in Brasile e Putin. Ecco: sono gangster. Non hanno morale, né scrupoli. Questo è il mondo in cui viviamo. Dobbiamo criticare i gangster".
Spike Lee guida la giuria composta dai registi Mati Diop, Jessica Hausner e Kleber Mendonça Filho e dagli attori Maggie Gyllenhaal e Tahar Rahim, che avrà il compito di assegnare la Palma d'Oro di questa edizione.