"Con l'apparizione di Viaggio in Italia, tutti i film sono improvvisamente invecchiati di dieci anni"; "Viaggio in Italia è il vero film che insegna il cinema". Questi perentori elogi, scritti a 50 anni di distanza l'uno dall'altro, rispettivamente, da Jacques Rivette e Gianni Amelio, sono due tra i tanti che nel tempo hanno testimoniato l'influenza del film di Roberto Rossellini sul cinema internazionale. Oggi Viaggio in Italia torna sul grande schermo con una speciale presentazione alla 65° edizione del Festival di Cannes, con un restauro digitale che restituisce la visione di un capolavoro insieme alla sua non cristallizzata vitalità.
L'appuntamento, mercoledì 23 maggio alle 19.30 presso la Salle Buñuel,
alla presenza di Renzo Rossellini, è frutto dell'ambizioso PROGETTO ROSSELLINI, iniziativa voluta e realizzata da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Coproduction Office, per riscoprire e mostrare nella sua più meritata veste l'opera di un autore, punto cardinale dell'arte cinematografica. Un piano di restauro digitale complessivo, e di promozione e diffusione internazionale di 10 film, il cuore pulsante del cinema del Maestro: Roma, città aperta, Paisà, Germania anno zero, L'amore, Stromboli, terra di Dio, La macchina ammazzacattivi, Viaggio in Italia, Non credo più all'amore, India, La forza e la ragione.
Viaggio in Italia* torna così in Francia, il luogo della sua riscoperta critica, dove Rossellini fu ripetutamente annoverato tra i padri della Nouvelle Vague e accolto come un ispiratore dai suoi più bei nomi: Truffaut, Godard, Rivette, Rohmer. E tornanella versione curata dalla Cineteca di Bologna presso il Laboratorio L'Immagine Ritrovata, agli sguardi della platea di Cannes e del mondo, per un viaggio che già dal titolo ricorda la forza immaginifica del nostro cinema.