M. Night Shyamalan, uno dei registi più discussi e influenti di sempre, è tornato alla ribalta con Bussano alla porta, da domani in uscita nelle sale italiane. Un horror ispirato al pluripremiato romanzo del 2018 di Paul Tremblay, The Cabin at the End of the World che gioca con temi come la paura dell'ignoto, le ossessioni pseudoreligiose, il degrado del pianeta e il senso di apocalisse incombente terrorizzando il pubblico in sala come da tradizione del regista.
Sebbene il film abbia ottenuto un rating Rated R, dunque vietato ai minori, il regista ha evitato di mostrare scene di violenza estrema. Il motivo? Lo ha spiegato ai microfoni di Digital Spy: "Dato che nei miei film faccio un mix di molti generi, devo trovare il modo di bilanciarli in modo che i sapori non si annullino a vicenda. Voglio coinvolgere tutti, dai quattordicenni che vorrebbero più sangue alle donne più grandi che sono contro la violenza esplicita. Per me la risposta davvero divertente è che usando la loro immaginazione il film diventa più violento".
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Il regista ha poi aggiunto: "Quando faccio una panoramica o cerco di mostrarvi qualcosa, la vostra mente fa il resto. Si rendono conto che la loro mente sta lavorando e sta creando questa immagine orribile e così ottengono la soddisfazione dell'adrenalina che arriva. Le donne più anziane, invece, sentono la sicurezza di poter ridurre l'immagine di violenza se decidono di farlo. C'è un gioco di equilibri in tutto, l'umorismo, quanto umorismo trarne, il dramma, la violenza, tutto questo".
Bussano alla porta vanta la presenza di un cast all star capitanato da Jonathan Groff e Dave Bautista. Groff e Ben Aldridge interpretano i padri della piccola Wen (Kristen Cui, qui al debutto sullo schermo).