Bruce Willis, il suo avvocato rivela: "Voleva lavorare dopo la diagnosi di afasia, era in grado di farlo"

Bruce Willis è una leggenda del cinema internazionale, ma si è ritirato dalle scene dopo la diagnosi di afasia anche se avrebbe voluto continuare a lavorare.

La notizia del ritiro dalle scene della leggenda Bruce Willis è stato un colpo durissimo per l'industria del cinema. La star, purtroppo, ha ricevuto una diagnosi di afasia, una patologia degenerativa del linguaggio. Dopo questa notizia, l'attore ha deciso di ritirarsi dalle scene, ma il suo avvocato svela una versione differente della vicenda.

Cosmic Sin 3
Cosmic Sin: Bruce Willis in una scena

L'ultimo film che Bruce Willis ha girato è stato Midnight in the Switchgrass, lavoro che l'attore ha accettato anche dopo aver avuto la sua diagnosi, prima del suo ritiro ufficiale. Il regista del film, Randall Emmett, è stato accusato di aver costretto Bruce Willis a girare sul set, ma l'avvocato della star mondiale ha rotto il silenzio, spiegando la verità. Come riporta People, Martin Singer ha dichiarato al Los Angeles Times:

"Il mio cliente ha continuato a lavorare dopo la sua diagnosi medica perché voleva lavorare ed è stato in grado di farlo, proprio come tanti altri con diagnosi di afasia che sono in grado di continuare a lavorare".

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Bruce Willis, 67 anni, ha recitato al fianco di Megan Fox in Midnight in the Switchgrass nei panni di un agente dell'FBI, che deve salvare la sua partner da un serial killer. Un ruolo perfetto per la star, che è tornato in un film d'azione, nonostante il problema che dovrà affrontare da questo momento in poi per tutta la sua vita.

Tutti fanno il tifo per lui dopo la sua diagnosi di afasia, soprattutto la sua famiglia composta dalle figlie Rumer, Evelyn, Mabel, Scout e Tallulah, dalla sua ex moglie Demi Moore e dalla sua attuale moglie Emma.