Borat in Italia: l'attesa che paga

Il fim con protagonista l'esilarante personaggio creato da Sacha Baron Cohen trionfa al botteghino e la Fox spiega il ritardo dell'ucita italiana.

Ne Il Foglio dell'8 Novembre un titolo a piena pagina chiedeva "Perché la Fox non ci fa vedere Borat?" e questa stessa domanda è stata ripresa nei giorni successivi in diverse importanti testate italiane. Oggi, che il film è uscito piazzandosi subito al vertice del Box Office e incassando
€ 2.316.239 in 3 giorni (nonostante un calo del 25% negli incassi italiani rispetto al weekend precedente dovuto al clima quasi estivo), la risposta risulta evidente.

Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan era uscito con successo strepitoso negli Stati Uniti a Novembre e, nello stesso periodo, in quasi tutto il resto del mondo, segnando però il proprio limite in territori più grandi del nostro come Spagna e Francia dove ilpersonaggio interpretato da Sacha Baron Cohen non era ancora popolare. InSpagna il film aveva incassato 808.000 nel primo weekend, mentre in Francia, nello stesso arco di tempo, il Box Office era stato di €
1.827.000.
Ad oggi, l'incasso finale in Spagna è inferiore a quanto incassato in 3 giorni nel nostro Paese, mentre in Francia il Box Office finale è stato di poco superiore ai 5 milioni di Euro.

"La sfida è stata proprio questa", dichiara Osvaldo De Santis, Presidente e Amministratore Delegato di Twentieth Century Fox Italy, "rischiare di aspettare. Il personaggio a Novembre in Italia era quasi sconosciuto e andava costruito, pena il fallimento al Box Office. Non ci siamo lasciati spingere né dalla stampa che reclamava il film subito nelle sale, né dalla paura che ci consigliava di uscire subito a Novembre insieme agli altri territori in modo da attenuare le responsabilità personali in caso di fallimento ("mal comune mezzo gaudio"...). Volutamente e caparbiamente abbiamo scelto la strada più difficile e rischiosa, ma oggi possiamo goderci i frutti del nostro lavoro".