Un sequel di Bohemian Rhapsody? Brian May potrebbe anche non escluderlo. Intervistato sul film ha però sottolineato come il finale al Live Aid del 1985 sia stato perfetto perché chiude una parabola, o meglio è la vetta di una lunghissima scalata iniziata negli anni Settanta.
Uscito ieri nelle sale italiane, il film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Bohemian Rhapsody - è la biografia sul grande schermo del leader dei Queen, Freddie Mercury, dal suo incontro con Brian May e Roger Taylor sino al grande live benefico della metà degli anni Ottanta. A interpretare il carismatico front-man e Rami Malek verso il quale May ha parole entusiastiche: "Lui è incredibile. Senza dubbio sarà nella lista delle nomination per l'Oscar, e se lo meriterebbe. Ha impersonato Freddie al punto che abbiamo persino iniziato a pensare a lui come a Freddie. Davvero notevole". A dispetto delle recensioni poco lusinghiere, il chitarrista dell'iconica band è comunque molto soddisfatto dal lavoro svolto: "Abbiamo vissuto con questo progetto per nove anni ed è incredibile vederlo così ben riuscito. - Spiega - Ci sono state brutte recensioni, come già era stato per alcuni nostri lavori, ma il pubblico l'ha abbracciato magnificamente. Ognuno ha dato il 200%, dagli attori e tecnici al team di produzione, acconciatori e truccatori, tutti".
Parlando con LouderSound ha anche risposto indirettamente a chi criticava che il fatto che la biografia si sia presa numerose licenze narrative e abbia modificato alcuni elementi reali della vita di Freddie: "In un certo senso rispecchia la vera storia della band, non abbiamo avuto sempre un percorso sereno nei Queen, ma sono proprio questi momenti di scontro che ti rendono più forte, ed è ciò che emerge dal film". In merito al finale poi si lancia in una battuta: "I fan vorrebbero un seguito? Chissà potrebbe esserci. - Rimarca ridendo - Comunque chiudere il film sul Live Aid è stato giusto. Lì eravamo in cima a tutto ed aveva perciò senso finire con quelle scene. Qualcuno aveva detto che avremmo fatto vedere la morte di Freddie? Tutte balle. Il Live Aid è stato il modo più giusto per uscire di scena".
Diretto da Bryan Singer, poi sostituito a progetto quasi ultimato da Dexter Fletcher, Bhoemian Rhapsody racconta quindici anni della band di culto inglese, dalla sua formazione nel 1970 sino al 1985. Con Malek nei panni di Freddie Mercury ci sono: Ben Hardy nel ruolo di Roger Taylor, Gwilym Lee in quelli di Brian May e Joseph Mazzello nella parte di John Deacon.