Dopo aver bocciato senza appello Black Widow nel 2021, Stephen Dorff lancia nuove critiche nei confronti delle produzioni Marvel, definendole "spazzatura priva di valore" e se la prende in particolare con il remake di Blade.
Dorff, interprete dell'originale Blade del 1998 a fianco di Wesley Snipes, si è scagliato contro Marvel nel corso di un'intervista con il Daily Beast spiegando che oggi reciterebbe in un cinecomic "solo se somigliasse a Blade o ai pochi film decenti fatti negli anni, come Il cavaliere oscuro di Nolan e il Batman reinventato da Tim Burton, che ovviamente è un genio."
"Tutta quest'altra spazzatura che producono oggi è solo imbarazzante, capisci cosa intendo?" prosegue l'attore. "Voglio dire, Dio li benedica, stanno facendo un sacco di soldi, ma i loro film fanno schifo [ride]. E nessuno li ricorderà. Nessuno ricorda Black Adam alla fine della giornata. Non ho nemmeno visto quel film, sembrava così brutto".
Secondo Stephen Dorff, il futuro del cinema risiede nei nuovi talenti e non nel "fare e rifare
Black Adam e tutta quella spazzatura inutile."
Il discorso si sposta poi sul remake di Blade, attualmente in fase di sviluppo presso i Marvel Studios con Mahershala Ali uovo provo protagonista. Anche qui il giudizio di Stephen Dorff, interprete dell'originale Blade, è tranchant:
"La Marvel è abituata a me che li distruggo con le mie critiche. cosa devo dire del remake PD di Blade che non riesce a trovare un regista? [ride] Perché chiunque ci vada sarà deriso da tutti, perché l'abbiamo già fatto e lo abbiamo fatto meglio. Non c'è nessun Steve Norrington là fuori".
Parlando delle sue scelte artistiche, Dorff specifica: "Farei sempre film mainstream, se fossero buoni. Se in uno o due all'anno che accadono, per qualsiasi motivo, non mi assegnano un ruolo, non ci perdo il sonno perché non ero uno dei 50 attori in Oppenheimer. Voglio dire, sembra figo, ma a meno che tu non stia interpretando Oppenheimer, non voglio essere in quel film ride. A meno che non sia il film di un mio amico, e allora potrei interpretare una scena o saltar fuori".