La politica ha un ruolo di spicco nei film presentati in cartellone oggi a Berlino, almeno nella sezione Forum, con pellicole e documentari quali Scent of Revolution - incentrato sulle recenti sommosse di Piazza Tahrir - l'ironico Velvet Terrorist e il più serioso Parasite. Ma c'è spazio anche per Wim Wenders e il suo Special Cathedrals of Culture.
Tuttavia, l'attenzione oggi è concentrata sui film in concorso, uno dei quali vede protagonisti star internazionali - che oggi saranno al Berlinale Palast - e affrontano temi legati al passato e alla famiglia.
Le pellicole che concorrono per l'Orso d'Oro sono tre: Aloft di Claudia Llosa, l'hongkonghese Black Coal, Thin Ice e l'argentino The Third Side of the River di Celina Murga.
La regista de Il canto di Paloma, che vinse l'Orso d'Oro nel 2009 e si aggiudicò una nomination agli Oscar, l'anno successivo, stavolta punta su un cast internazionale nel quale figurano Jennifer Connelly, Cillian Murphy e Mélanie Laurent. Il protagonista del film è Ivan, del quale scopriamo poco alla volta il passato: quando era piccolo, sua madre Nana lavorava presso una fattoria e si prendeva cura di Gully, il fratello più piccolo di Ivan, la cui salute mentale era stata compromessa da una malattia. Nana chiedeva ad Ivan di aiutare suo fratello, ma lui preferiva isolarsi in un mondo tutto suo. In seguito, dopo l'arrivo di un guaritore nelle loro vite, Nana scoprì di essere a sua volta una guaritrice e decise di mettere questo dono a disposizione dei bambini malati. Un evento tragico però, dividerà la famiglia, e molti anni dopo Ivan si metterà alla ricerca di sua madre, che avrebbe ripreso l'attività di guaritrice, e si sarebbe stabilita con un tendone, nei pressi di un lago ghiacciato.
Scenario sottozero anche per Black Coal, Thin Ice. Zhang Zii è un poliziotto che nel tentativo di catturare un assassino, è rimasto coinvolto in un incidente ed è stato sospeso dal servizio. Cinque anni dopo, nel 1994, lo ritroviamo in una fabbrica dove è stato assunto come guardia di sicurezza. Quando altri misteriosi omicidi iniziano a susseguirsi consecutivamente, Zhang decide di tornare indagare per conto suo sul caso che gli era costato il distintivo. Assieme ad un ex-collega, scopre che i delitti sono collegati ad una donna che lavora presso un lavasecco. Fingendo di essere un cliente, Zhang inizia a controllare ed osservare la donna, ma finisce per innamorarsene. Diao Yinan è al suo terzo film e in questa occasione, come abbiamo appena visto, mette insieme gli elementi classici della detection novel, femme fatale compresa.
Una complessa vicenda familiare è al centro del film della Murga: è la storia di Nicolas, figlio di un rispettato medico della cittadina di Entre Rios, in Argentina. Suo padre si vanta di avere due famiglie, ma dedica le sue attenzioni a quella più abbiente. Nicolas quindi si rimbocca le maniche e fa da padre ai suoi fratelli più piccoli, conforta sua mamma e si occupa delle questioni economiche. Un giorno però, suo padre gli chiede di seguire le sue orme e di diventare un medico come lui.
Il film di Schlöndorff invece è ambientato invece nell'estate del 1944, quando Hitler ordinò di radere al suolo Parigi, e il generale Dietrich von Choltitz, nell'obbedire agli ordini, aveva già posizionato esplosivi nei luoghi-simbolo della capitale: la Torre Eiffel, il Louvre, Notre Dame, e i ponti sulla Senna. Della città non doveva restare neanche l'ombra. Tuttavia, all'alba del 25 agosto, il diplomatico svedese Raoul Nordling si introdusse nel quartier generale tedesco e cercò di dissuadere von Choltitz dal folle piano. Diplomacy è l'adattamento di una piece di Cyril Gély, che mescola insieme fiction e realtà storica.
Gli orrori del nazismo sono in parte rievocati in Le beau danger, documentario presentato in Forum e incentrato sullo scrittore Norman Manea. Insieme alla sua famiglia lo scrittore rumeno fu deportato in un campo di concentramento nel '41. Manea è sopravvissuto al lager, è diventato uno scrittore e adesso vive a lavora a New York. In questo documentario di René Frölke viene dato spazio alla sua letteratura, ma soprattutto ci si chiede come le esperienze da lui vissute possano essere trasformate in racconto, sia letterario che cinematografico.
Tra le altre proposte della sezione Forum, segnaliamo il thriller-drammatico giapponese Forma di Ayumi Sakamoto, incentrato su due ex-compagna di classe, Ayako e Yukari, che si ritrovano dieci anni dopo. La prima offre alla seconda un lavoro presso la sua azienda, ma appena iniziano a lavorare insieme, Ayako mette in difficoltà l'amica, facendo attenzione a non esplicitare l'aggressività nei suoi confronti. A questo punto viene da chiedersi se le due, ai tempi delle superiori fossero davvero amiche, o se tra loro non c'è qualcosa di irrisolto, magari una competitività adolescenziale mai sopita.
La sezione dedicata al cinema tedesco infine, punta su un'avventura d'animazione: in Tarzan di Reinhard Klooss film d'animazione in cui la leggenda di Greystoke viene rivisitata con la magia del digitale. Dopo un incidente occorso all'elicottero sul quale viaggiava con i suoi genitori, il piccolo Tarzan sopravvive e viene adottato da una gorilla, Kala, e accettato dalla comunità di cui lei fa parte. Il piccolo cresce tra le scimmie e dieci anni dopo incontra Jane Porter, che lo porta a farsi domande sulla sua vera natura. Quando la vita di Tarzan si incrocia con quella di Arthur Clayton, un businessman senza scrupoli, il ragazzo dovrà fare affidamento su tutto ciò che ha imparato nella giungla e sulla sua intelligenza umana per salvare se stesso e la donna che ama.
Di seguito, il video-riepilogo della giornata di ieri.