Ben Affleck ha fatto il suo esordio nel mondo dei cinecomic con Daredevil, il film del 2003 uscito in un'epoca incerta per il genere, tra blockbuster di successo come Spider-Man e X-Men e delusioni al botteghino come Catwoman e Fantastic Four.
Nonostante abbia generato uno spin-off incentrato su Elektra, il film non ha mai avuto un vero seguito, e il personaggio di Matt Murdock è scomparso dalle scene per anni, fino al suo ritorno nel 2015 con la serie Daredevil targata Netflix, interpretata da Charlie Cox.
In tempi recenti, si era vociferato di un possibile ritorno di Affleck nel ruolo per Deadpool & Wolverine, ma l'idea non si è concretizzata - forse per scelta dello stesso attore, che potrebbe non aver desiderato rivivere quell'esperienza.
Durante una retrospettiva sulla sua carriera realizzata da GQ, Affleck ha condiviso alcune riflessioni sul film, ammettendo che l'esito non è stato all'altezza delle sue aspettative: "Adoro il fumetto", ha raccontato. "Mi è piaciuto lavorare con Michael Clarke Duncan, Colin Farrell e Jennifer Garner. Ma l'adattamento non è stato quello che speravo potesse essere. Questo è stato un po' deludente".
Opinioni divergenti su Daredevil
La versione director's cut del film, distribuita successivamente in home video, è stata accolta in modo più favorevole dai fan, anche se non ha potuto correggere tutti i difetti della pellicola originale. La 20th Century Fox aveva optato per un approccio denso e ambizioso, forse eccessivamente carico, inserendo numerosi elementi narrativi e personaggi come Kingpin, Bullseye ed Elektra.
Il regista Mark Steven Johnson, che ha diretto anche Ghost Rider nel 2007, ha difeso il suo lavoro, sostenendo che all'epoca il genere supereroistico era ancora in fase di definizione: "Credo che in quegli anni stavamo facendo qualcosa di innovativo", ha detto nel 2019. "Sono orgoglioso di aver provato certe strade. L'estetica di Daredevil mi è sempre piaciuta. Un supereroe che torna a casa martoriato e si imbottisce di antidolorifici? Era una cosa nuova, piuttosto cruda".
Johnson ha ribadito la sua soddisfazione per la director's cut, pur riconoscendo i limiti tecnici dell'epoca: "Sono ancora convinto che ne valga la pena. Certo, oggi gli effetti speciali sono migliorati tantissimo. Quando rivedo il Daredevil in CGI del 2003 penso: 'Caspita'. Alcuni videogiochi di adesso sembrano fatti meglio".
"Mi è dispiaciuto che molti abbiano rivalutato il film solo dopo aver visto la director's cut. Ma a quel punto, che senso ha? L'importante è che venga riscoperto per quello che è realmente".
Per Affleck, l'esperienza nel mondo dei cinecomic non è stata delle più fortunate. Anche il suo coinvolgimento nel DCEU nei panni di Bruce Wayne è stato complicato: dopo Batman v Superman: Dawn of Justice e la mancata realizzazione del film stand-alone da lui diretto e interpretato, ha infine lasciato il mantello con un'ultima apparizione in The Flash, inizialmente pensata come avvio per un nuovo arco narrativo.
Con i prossimi film Marvel come Avengers: Doomsday e Secret Wars già in cantiere, è improbabile che Affleck venga coinvolto nuovamente. Il tempo per un suo ritorno nei panni di Daredevil sembra essere ormai passato - e forse, per lui, è meglio così.