"Batman ha rovinato la DC Comics", sostiene il creatore di Black Lightning

Le critiche a Batman in un post su Facebook: secondo Tony Isabella, creatore del supereroe Black Lightning, sarebbe un personaggio 'tossico'.

Black Lightning: in una scena della premiere con Cress Williams
Black Lightning: in una scena della premiere con Cress Williams

Batman? Un eroe tossico e la rovina della DC Comics. Non le manda a dire Tony Isabella, creatore del supereroe Black Lightning per la stessa casa editrice, in un post su Facebook. Non è insolito che gli autori di fumetti esprimano pareri discordanti su determinati supereroi, soprattutto quando arrivano al cinema: ancora oggi c'è chi scatena l'ira dei fan se si pronuncia in modo negativo sul Superman di Zack Snyder.

Isabella si è però spinto un po' oltre, scrivendo queste righe: "Non chiedetemi di iscrivermi a gruppi o cliccare su pagine che hanno Batman nel nome. Un tempo lui era il mio eroe a fumetti preferito. Adesso lo considero uno dei più tossici, e la rovina della DC Comics. La DC danneggia gli altri suoi personaggi rendendo Batman il centro dell'universo."

Tony Isabella è stato attivo come autore di fumetti per la Marvel e la DC tra gli anni Settanta e l'inizio degli anni Novanta. Per la Casa delle Idee firmò un famigerato ciclo di storie di Ghost Rider dove il protagonista incontra un personaggio noto semplicemente come "l'Amico", il quale, nelle intenzioni di Isabella, doveva essere Gesù (un'idea nata dal fatto che esistevano varie versioni di Satana nell'universo Marvel, ma nessuna controparte positiva), ma fu poi sottoposto a una modifica editoriale. Per la DC ha invece creato il personaggio di Jefferson Pierce, che dal 2018 è protagonista della propria serie TV, Black Lightning, sulla CW.

Nei mesi a venire Black Lightning interagirà con gli eroi dell'Arrowverse nell'atteso crossover Crisis on Infinite Earths, un evento in cinque parti che andranno in onda negli Stati Uniti tra dicembre e gennaio. Sempre nel 2018 Isabella è tornato a scrivere le avventure dell'eroe per la casa editrice, dopo una lunga disputa legata a chi fosse l'effettivo creatore per via di una politica editoriale legata a sceneggiatori e artisti freelance.