La star di Barbie, Micheal Cera, che interpreta Allan, amico di Ken, risponde alle critiche fatte alla regista Greta Gerwig che la accusano di essersi "svenduta". Dopo vari film indipendenti, la regista ha co-sceneggiato e diretto il film Barbie con Margot Robbie e Ryan Gosling nei panni delle bambole della Mattel che intraprendono un viaggio alla scoperta di sé al seguito di una crisi esistenziale. Il film è stato un enorme successo commerciale e ha infiammato il box office americano. Ma se da un lato Barbie è stato elogiato per la sua gestione delle fashion dolls Mattel e del femminismo, dall'altro bersaglio di critiche per essersi "svenduta" a una grande multinazionale.
In un'intervista a GQ rilasciata prima dello sciopero SAG-AFTRA, Cera ha espresso il suo parere sul fatto che la realizzazione del film di Barbie da parte della Gerwig in collaborazione con la Mattel sia una vera e propria "vendita", perché tutti i film sono intrinsecamente "un prodotto" e "un'impresa capitalistica". "Un film è un prodotto. Un film è un'impresa capitalistica, non è così? Voglio dire, non li mettono in circolazione per la nostra salute, cercano di guadagnarci sopra. È un pò confusionario" dice l'interprete di Allan, unico "uomo" del film a non essere un Ken.
Barbie, le opinioni della redazione
Greta Gerwig si è davvero "svenduta" con Barbie?
Anche se Barbie è frutto di una collaborazione tra la Warner Bros. e di una multinazionale del giocattolo cioè la Mattel, Greta Gerwig non ha avuto paura di spingersi oltre i limiti in queste circostanze. Il film include, infatti, una scena in cui l'adolescente Sasha inveisce contro Barbie e la accusa di aver promosso standard corporei irraggiungibili. La scena ha suscitato la preoccupazione dei dirigenti della Mattel che volevano farla tagliare ma la regista si è battuta affinché non avvenisse.
Inoltre, Barbie detiene il primato di più grande weekend di apertura di sempre per un film che non sia un sequel, un remake o un film di supereroi. Quindi, da un lato, Barbie è all'altezza di essere "un'impresa capitalistica" come lo è ogni film, ma con la sua rappresentazione esagerata e irriverente dei dirigenti della Mattel, tutti maschi, come l'amministratore delegato Will Ferrell, è anche una critica al sistema capitalistico in cui si trova. Barbie è disponibile al cinema dal 21 luglio.