Babygirl: la regista difende la storia d'amore con il divario d'età tra Nicole Kidman e Harris Dickinson

La regista di Babygirl, Halina Reijn, spiega la scelta di esplorare una relazione con una grande differenza d'età, rompendo con le convenzioni cinematografiche sul desiderio femminile.

Babygirl

La regista del film Babygirl, Halina Reijn, ha condiviso la sua visione sulla rappresentazione di una relazione sentimentale tra due persone di età diversa nel suo ultimo thriller erotico, con Nicole Kidman e Harris Dickinson nei ruoli principali.

In difesa di Babygirl

Durante una recente intervista con W Magazine, alla regista è stato chiesto se Babygirl si inserisca nel filone di film recenti che esplorano storie d'amore tra persone con un'importante differenza d'età, come May-December e The Idea of You.

Babygirl Nicole Kidman Harris Dickinson
Babygirl: Harris Dickinson e Nicole Kidman in una foto

Reijn ha risposto con una riflessione provocatoria: "Se vediamo un film in cui l'attore maschile ha la stessa età dell'attrice femminile, lo troviamo strano. Il che è assurdo. Dovrebbe essere completamente normalizzato il fatto che i divari di età cambiano e che le donne hanno relazioni diverse. Non siamo più intrappolate in una scatola. Interiorizziamo lo sguardo maschile, interiorizziamo il patriarcato e dobbiamo liberarcene. È davvero difficile".

Queste parole rispecchiano la visione della regista, che ha voluto dare un'impronta innovativa e liberatoria al modo in cui le storie d'amore vengono raccontate nel cinema. In Babygirl, la storia ruota attorno a Romy (interpretata da Nicole Kidman), un'amministratrice delegata di successo che si ritrova a mettere in pericolo la sua carriera e la sua vita familiare quando inizia una relazione passionale con il suo stagista molto più giovane, Samuel (Harris Dickinson).

Reijn ha voluto che le scene di sesso del film fossero intense, realistiche e prive delle convenzioni glamour tipiche delle produzioni hollywoodiane degli anni Novanta. A tal proposito ha dichiarato: "Volevo che fossero incredibilmente calde, vaporose e divertenti, ma anche reali. La sessualità è una cosa continua, non è mai come una scena glamour da film hollywoodiano. Non è così che funziona".

Babygirl Nicole Kidman
Babygirl: Nicole Kidman, Harris Dickinson in una scena

Le sue parole riflettono un'intenzione precisa: andare oltre i cliché e mostrare la sessualità come un aspetto complesso e sfaccettato, privo di idealizzazioni. Questo approccio trova ulteriore conferma nelle dichiarazioni di Nicole Kidman, che ha parlato del film in occasione della presentazione a Venezia. "Parla di desideri, pensieri interiori, segreti, matrimonio, verità, potere, consenso, linguaggio intorno al sesso. È raccontato da una donna attraverso il suo sguardo, ed è questo che lo ha reso così unico. Improvvisamente, sarei stata nelle mani di una donna con questo materiale. È stato molto profondo e liberatorio poter condividere queste cose", ha spiegato l'attrice.