Gli autori di Avengers: Endgame hanno parlato degli scenari alternativi pensati per il film, prima della sceneggiatura definitiva.
Avengers: Endgame è il culmine di undici anni di storie del Marvel Cinematic Universe, portando a termine quella che il produttore Kevin Feige ha battezzato la Infinity Saga, ossia i film aventi come fil rouge la storyline delle Gemme dell'Infinito. In tale ottica il film è stato concepito anche come omaggio a tutto ciò che è venuto prima - ne abbiamo parlato anche nel nostro approfondimento su tutte le citazioni agli altri film Marvel in Avengers: Endgame - evocando eventi, personaggi e frasi che hanno accompagnato le gesta dei nostri eroi dal 2008 ad oggi. Prima di arrivare a ciò che abbiamo visto ci sono però state diverse versioni della sceneggiatura, come spiegato in un'intervista del New York Times dagli autori del copione, Christopher Markus e Stephen McFeely. Attenzione, seguono spoiler !
Per sconfiggere Thanos, gli Avengers si dividono in gruppi e si recano in tre luoghi e periodi diversi per recuperare le Gemme: New York nel 2012 (The Avengers), Asgard nel 2013 (Thor: The Dark World) e Morag nel 2014 (Guardiani della Galassia), con l'aggiunta del pianeta Vormir nel terzo caso.
Stando agli sceneggiatori, inizialmente non era prevista la prima tappa: "L'idea era di concentrarci su Asgard, dove a un certo punto c'erano sia il Tesseract che l'Etere", ha detto McFeely. "Avevamo in mente di far andare Tony Stark su Asgard, con un'armatura che lo rendeva invisibile, e farlo scontrare con Heimdall, che sarebbe stato in grado di vederlo." Questo perché, a loro avviso, tornare alla battaglia di New York sarebbe stato troppo gratuito, salvo poi cambiare idea su suggerimento del regista Joe Russo, per rendere più efficace la struttura del film. In questa prima versione era previsto un ruolo più sostanzioso per Jane Foster, mentre su Morag gli autori avevano inizialmente immaginato un'avventura subacquea, idea scartata perché troppo complicata a livello pratico e narrativo: "Così facendo Thanos non si sarebbe accorto del piano degli Avengers nei tempi giusti, e poi era più spassoso rivedere Peter Quill e tramortirlo", afferma McFeely.