Parlando di Avengers: Endgame, Lou Ferrigno, storico interprete di Hulk nella celebre serie televisiva degli anni '70, non ha apprezzato la caratterizzazione del personaggio nel film Marvel, dove Bruce Banner e il suo alter ego verde formano un'unica personalità, basata sul Professore dei fumetti di Peter David.
Ne ha parlato durante un'ospitata all'Hamilton Comic Con, in Canada, affrontando la questione da più punti di vista, a cominciare dall'estetica: "L'ultimo film mi ha deluso perché Hulk deve essere orrendo, deve essere un mostro. Come l'hanno fatto Mark Ruffalo e la Disney, perché credo sia stata una scelta loro, ha tolto la bellezza del personaggio, che è uno dei motivi per cui il pubblico apprezzava la serie TV."
Lou Ferrigno si è anche pronunciato sulla questione della voce del personaggio: nelle prime apparizioni di Hulk nel MCU (L'incredibile Hulk, The Avengers e Avengers: Age of Ultron) è stato lui a prestargli la voce, principalmente per i ruggiti e le urla, mentre da Thor: Ragnarok in poi anche la parte vocale è interamente di Mark Ruffalo, che interpreta fisicamente il Golia Verde tramite la performance capture. "Non riuscivo a parlare per due giorni dopo aver registrato la mia parte", dice Ferrigno, "perché viene da dentro il petto, quando Hulk ruggisce. È una sfida. E penso che nell'ultimo film, dove parla normalmente, lo abbiano un po' rovinato."
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E a proposito di Avengers: Edngame e Mark Ruffalo, Ferrigno ha avuto da ridire anche su un altro aspetto: "È un ottimo attore, e si integra bene nel contesto degli Avengers, ma non riesco a prenderlo sul serio. Bill Bixby (interprete di Bruce Banner nella serie TV, n.d.r.) aveva quell'intensità, la potevi percepire quando il suo personaggio era in pericolo. La Marvel e la Disney invece sono andate in un'altra direzione, e non la si può prendere sul serio come ai tempi della versione televisiva."