Secondo quanto riferito, il creatore e regista del franchise di Avatar James Cameron ha confermato che il terzo capitolo della saga, Avatar: fuoco e Cenere, in arrivo nei cinema a dicembre, includerà un disclaimer anti-IA.
La notizia è trapelata durante un incontro di Cameron col pubblico in Nuova Zelanda per parlare del film in arrivo. Come ha rivelato il laureato in cinema Josh Harding su X, Cameron ha confermato che il film conterrà un disclaimer prima dei titoli di testa con la scritta "nella realizzazione di questo film non è stata utilizzata alcuna intelligenza artificiale generativa".
James Cameron odia l'AI?

L'avversione di James Cameron per l'abuso dell'intelligenza artificiale non suona certo come una sorpresa. Nel luglio 2023 il regista si è espresso contro la tecnologia, facendo riferimento al suo classico di fantascienza Terminator quando gli è stato chiesto cosa pensasse dell'ascesa dell'intelligenza artificiale nel settore dell'intrattenimento: "Vi avevo avvertito nel 1984, e non mi avete ascoltato".
Cameron ha aggiunto di non credere che la tecnologia dietro l'intelligenza artificiale sarà in grado di sostituire gli sceneggiatori, dicendo: "Il problema non è chi l'ha scritta, piuttosto è se è una bella storia".
Nel condannare l'uso dell'ai per generare storie il regista è stato categorico dichiarando: "Personalmente non credo che una mente disincarnata che stia semplicemente rigurgitando ciò che altre menti incarnate hanno detto - sulla vita che hanno avuto, sull'amore, sulla menzogna, sulla paura, sulla mortalità - mettendo tutto insieme in un'insalata di parole e poi rigurgitandolo... non credo che ci sia qualcosa che commuoverà il pubblico".
Ovviamente Cameron ha ammesso di non essere in grado di prevedere il futuro e anche se lui non è interessato a scrivere i suoi film con l'AI non sa quale impatto avrà questa tecnologia sull'industria: "Aspettiamo 20 anni, e se l'AI vince l'Oscar per la miglior sceneggiatura valuterò seriamente l'ipotesi di usarla".