Austin Butler ha vissuto davvero sul set di Caught Stealing: "La troupe mi ha trovato lì in mutande"

La star di Elvis è stata diretta da Darren Aronofsky in un nuovo film tratto da una popolare graphic novel e c'è stato spazio per qualche momento divertente.

Una foto di Austin Butler

Austin Butler ha svelato un retroscena legato alle riprese di Caught Stealing - Una scomoda circostanza, il nuovo film diretto da Darren Aronofsky. L'attore, dopo il successo ottenuto con Elvis, è tornato sul set per interpretare un ex giocatore di baseball che si ritrova alle prese con una situazione davvero complessa.

L'esperienza sul set del film di Aronofsky

Durante la promozione di Caught Stealing, Austin Butler ha raccontato: "Per una notte ho avuto l'intero appartamento solo per me. Ho ascoltato musica, ho ballato in giro, e ho mandato cibo cinese. Mi ha fatto provare la sensazione di vivere realmente lì".
L'attore ha quindi aggiunto: "Ho dormito lì tutta la notte e mi sono svegliato all'arrivo della troupe mentre ero ancora in mutande".

Austin, che durante i ciak ha rischiato di infortunarsi seriamente, ha spiegato il motivo per cui ha voluto vivere questa esperienza: "Mi ha fatto avere la sensazione che non fosse più un set. Ci sono così tante cose che cospirano contro di te quando stai girando un film. Hai le luci, la telecamera, e il set non ha un soffitto perché devi illuminarlo dall'alto. Hai la tentazione di guardarti intorno e spezzare l'illusione. Quindi più riesco a ingannare me stesso, più è importante".

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I timori di Austin Butler

L'impegno sul set del film diretto da Darren Aronofsky ha causato un po' di preoccupazione al suo protagonista: "Mi ha spaventato. Uno dei motivi per cui ho iniziato a recitare era che sono davvero timidi. Interpretare dei personaggi mi permette di calarmi nei panni di qualcuno di diverso, usare un'altra voce e diventare una persona differente. Quello mi ha fatto sentire libero. Ma interpretare un personaggio che mi sembra vicino a me stesso mi ha lasciato senza spazio per nascondermi e mi ha fatto sentire vulnerabile".

Il regista, che aveva proposto a Butler l'adattamento della graphic novel durante la stagione dei premi che lo vedevano impegnato grazie a Elvis, ha svelato di avergli dovuto dare un consiglio specifico: "Austin va realmente in profondità. Spesso gli ho chiesto di lavorare un po' meno duramente e di rilassarsi un po' perché volevo una certa scioltezza".