Claustrofobia: variazioni sul tema. Questo il fil rouge di molte delle pellicole horror/thriller che usciranno nei prossimi mesi. Non è male l'idea di ATM - Una trappola mortale che sfrutta uno spazio asettico e sfuggevole come lo sportello bancomat. Tre colleghi di lavoro di ritorno da una serata mondana si recano a prelevare del denaro e rimangono intrappolati dentro le porte di vetro di un bancomat mentre fuori, nel piazzale deserto, li attende uno psicopatico incappucciato che fa fuori tutti coloro che tentano di avvicinarsi. Il regista David Brooks sfrutta lo spazio ridotto a disposizione mescolando riprese reali e punto di vista delle telecamere di sorveglianza mentre il parossisimo cresce tra i tre amici, interpretati Alice Eve, Josh Peck e Brian Geraghty. Belle inquadrature, ritmo, suspence e un bel po' di sangue che non guasta mai. ATM - Una trappola mortale si profila come una delle possibili sorprese dell'anno. Più classico Silent House, remake dell'uruguaiano The SIlent House. Il trailer ripropone i temi classici della casa isolata sul lago, dimora grande e buia che nasconde al suo interno l'orrore, quello della giovane padrona rimasta sola dopo che il genitore è morto misteriosamente e di un nemico feroce che si diverte a giocare al gatto col topo per torturare psicologicamente la sua vittima. Fin dal trailer è impossibile non notare come il film, diretto a quattro mani da Chris Kentis e Laura Lau, si basi soprattutto sull'interpretazione della straordinaria Elizabeth Olsen che vediamo recitare per lo più da sola in preda a un profondo terrore. Ancora una casa infestata, stavolta da uno spirito maligno, nella nuova fatica di Tobe Hooper, l'inquietante Djinn che mescola tradizione fiabesca araba e islamica e brividi made in USA. Il trailer punta molto sulle atmosfere esotiche introducendo la figura del Djinn grazie a un incipit ambientato in un antico villaggio degli Emirati Arabi per poi passare bruscamente al presente. Hooper costruisce la tensione lentamente, scena dopo scena, accumulando dettagli inquetanti che esplodono nell'ultima parte del promo in cui si concentra l'orrore, o meglio, un primo assaggio delle spaventose invenzioni che ci attendono al cinema prossimamente.
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