L'Iran non manda giù il premio Oscar assegnato ad Argo. Il film, secondo i rappresentanti del paese riuniti in una conferenza a Tehran intitolata 'La truffa di Hollywood', farebbe parte di una lista nera di pellicole che rappresenterebbero sotto una luce negativa e irrealistica la Repubblica Islamica. Mohammad Lesani ha dichiarato che l'intento della nazione è unificare tutte le comunità culturali iraniane contro gli attacchi dell'Occidente, in particolare di Hollywood. Argo non è la sola pellicola malvista dal governo iraniano. Tra i film incriminati troviamo anche l'action 300, colpevole di aver dipinto in modo improprio la lotta del Re Leonida e degli spartani contro i persiani, "un insulto alla storia dell'Iran", come l'ha definito Mahmoud Ahmadinejad. Invisi anche Mai senza mia figlia e The Wrestler.
Il consulente degli esterni per l'Iran Isabelle Coutant-Peyre, nota per essere moglie e avvocato del terrorista venezuelano Carlos, ha detto la sua sulla conferenza. Il legale francese, definito 'avvocato anti-sionista', ha dichiarato di aver incontrato le autorità a Tehran per discutere una possibile causa da intentare contro Hollywood in una corte internazionale accusando la mecca del cinema di diffondere l'Iranofobia nel mondo. "Difenderò l'Iran contro i film che sono stati fatti da Hollywood per fornire un'immagine distorta del paese come Argo" ha dichiarato l'avvocato. A farle eco un rappresentante del governo iraniano il quale ha condannato Argo definendolo "una violazione delle norme culturali internazionali e un attacco propagandistico contro la nostra nazione e l'intera umanità".