Torna stasera su Italia 1 alle 23:44 Arancia Meccanica, il capolavoro scritto, prodotto e diretto da Stanley Kibrick nel 1971, ispirato al romanzo omonimo di Anthony Burgess, è ambientato in una distopica Londra del futuro.
![Locandina del film Arancia meccanica ( 1971 )](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2010/03/29/locandina-del-film-arancia-meccanica-1971-151155_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Alex, il protagonista interpretato da Malcolm McDowell, è molte cose: un appassionato di musica classica, con particolare predilezione per Beethoven, capo di un gruppo di quattro teppisti, i Drughi, usi ad atti vandalici di ogni tipo verso cose e persone, al sesso sfrenato e all'ultraviolenza. Ma Alex è il più cattivo di tutti, il più crudele e il più dispotico, ecco perchè perfino i suoi compagni decidono di abbandonarlo, anche se non prima di averlo pestato a dovere e di averlo pure consegnato direttamente nella mani della polizia. Condannato a pagare per tutte le sofferenze inflitte alle sue vittime, Alex ha una possibilità di redimersi: sottoporsi a una terapia sperimentale anche nota con il nome di "cura Ludovico".
![Malcolm McDowell in una leggendaria scena di ARANCIA MECCANICA](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2007/08/23/malcolm-mcdowell-in-una-scena-di-arancia-meccanica-46502_jpg_960x0_crop_q85.jpg)
Nel 1972, anno successivo alla sua uscita al cinema, Arancia Meccanica ottenne quattro candidature ai Premi Oscar, fu presentato al Festival del Cinema di Venezia e fu osannato da grossa parte della critica in giro per il mondo, raccogliendo tra i suoi estimatori anche nomi importanti come quello di Akira Kurosawa e Federico Fellini.
I critici d'arte apprezzarono il lavoro titanico e quasi saggistico di Kubrick nei richiami ad altre forme d'arte: la musica classica di Beethoven, Rossini, Purcell, che fosse nella sua forma "cristallina" o in quella alterata della seconda parte del film, in cui tutti, Alex e spettatori, vengono sottoposti alla straziante cura Ludovico.
Le citazioni alla pop art, al cinema espressionista e a quello surrealista di Luis Buñuel, con quella condanna a tenere quell'occhio "nudo" sempre aperto che cita quasi al contrario il "taglio alla visione" di Un chien andalou. Ma il pubblico e la censura non furono altrettanto pronti, nel 1971, a comprendere la portata artistica e la riflessione di Arancia Meccanica (che pure arrivava ben 9 anni dopo rispetto all'uscita del libro).