Animali notturni, Aaron Taylor-Johnson: "Ho avuto problemi ad accettare il ruolo del serial killer"

La star di Nosferatu ha ricordato l'esperienza sul set del film di Tom Ford.

Aaron Taylor-Johnson alla Mostra del Cinema di Venezia 2016

Intervistato dal Guardian, Aaron Taylor-Johnson è tornato a parlare di uno dei personaggi più difficili della sua carriera, il serial killer Ray Marcus in Animali notturni di Tom Ford.

L'attore ha definito quel personaggio uno dei più complicati da interpretare e svelato le difficoltà incontrate ad approcciarsi ad un profilo così ripugnante come il cattivo del film con Jake Gyllenhaal ed Amy Adams.

Il serial killer di Aaron Taylor-Johnson

"Ho avuto davvero problemi ad accettare quel ruolo" ha confessato l'attore "L'ho trovato molto difficile. Non riuscivo a capire perché Tom [Ford], che conoscevo grazie a varie cene ed incontri, volesse che interpretassi quel killer".

Nocturnal Animals: Amy Adams in una foto del film
Amy Adams in una scena di Animali notturni

Taylor-Johnson ha dichiarato che inizialmente non voleva assolutamente accettare perché si sentiva profondamente a disagio:"La sua idea era che questo personaggio dovesse avere tanto carisma, è questo che lo rende imprevedibile".

Immergersi nel cattivo di Animali notturni

Per poter essere credibile nel personaggio, Aaron Taylor-Johnson ha raccontato di essersi immerso completamente nel mondo dei serial killer, prendendo diversi spunti:"Ray è un individuo dall'aspetto affascinante ma Tom voleva che fosse anche strano e inquietante".

L'attore ha raccontato di aver studiato famosi serial killer come Ted Bundy, Jeffrey Dahmer e Richard Ramirez. Soprattutto, da Bundy ha cercato di prendere l'aspetto fascinoso del suo modo di fare manipolatorio:"È stata sicuramente una lezione di vita per poter uscire dalla propria zona di comfort".