Nel corso di un suo recente intervento al podcast settimanale di Star Wars di EW, Andy Serkis ha raccontato qualche dettaglio in più sul suo personaggio in Andor, rivelando la sua precedente preoccupazione nell'accettare la parte.
Non proseguite con la lettura se non avete visto gli episodi della serie e non volete
spoiler
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Vi ricordiamo, infatti, che prima di Andor abbiamo visto Andy Serkis nei panni del Leader Supremo Snoke, restituendo una performance che è rimasta impressa nella memoria di tutti i fan.
Adesso che si prepara a tornare nella serie tv lo vedremo interpretare il detenuto Kino Loy, raccontando un minimo di questo ritorno e del modo in cui lui stesso lo ha percepito: "Ad essere onesto, quando mi è stata offerta l'opportunità di tornare, ho pensato 'Oh no, questo confonderà davvero i fan'", per poi continuare ridendo, "C'erano già tutte queste teorie su Snoke in giro all'epoca, ma ero comunque un grande fan di Rogue One e della scrittura di Tony Gilroy, è un narratore così straordinario. Abbiamo parlato del personaggio, del suo viaggio e dell'arco narrativo che avrebbe vissuto, adorando fin da subito la sua provenienza. Quest'uomo sta scontando il suo tempo. Sa che c'è qualcosa di sinistro all'orizzonte, ma si sta chiudendo a tutto per evitare di esserne desensibilizzato".
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Successivamente Serkis ha raccontato del suo lavoro sul set di Andor nell'immaginare il passato di Loy, ipotizzando che fosse una sorta di caposquadra, magari in qualche fabbrica, incarcerato per le sue idee sui diritti dei lavoratori, per poi cambiare il suo atteggiamento in carcere: "Ho pensato che ci fosse qualcosa di intrinsecamente triste in questo. È stato portato via dalla sua famiglia. Non vuole avere nulla a che fare con la ribellione. Poi all'improvviso Cassian Andor cerca di incasinare tutto".