America Latina, D'Innocenzo: "Era importante avere un lato femminile forte, incluso quello del protagonista"

Prime anticipazioni su America Latina, film in concorso presentato oggi a Venezia 2021, e sul ruolo di Elio Germano che torna a collaborare con Fabio e Damiano D'Innocenzo.

Alla Mostra di Venezia 2021 oggi è il giorno di America Latina, uno dei film più attesi del concorso diretto dai gemelli Fabio e Damiano D'Innocenzo, i quali hanno anticipato i primi dettagli sul film a Variety in attesa del responso della critica.

America Latina
America Latina: la prima immagine di Elio Germano

Dopo il ruvido padre di famiglia di Favolacce, Elio Germano torna protagonista di America Latina in un ruolo più mite, l'attore interpreta il dentista Massimo Sisti, che vive con la moglie e le amate figlie in una tranquilla, anche se un po' inquietante, casa di periferia. La vita di Massimo sembra pacifica finché una notte scende in cantina e qualcosa di imprevisto prende il sopravvento.

I gemelli D'Innocenzo svelano il fondamentale contributo di Elio Germano al film spiegando: "Lo abbiamo chiamato e gli abbiamo detto 'Abbiamo scritto questa storia'. Poi gli abbiamo dato la sceneggiatura e in seguito è stato lui a darci le indicazioni su chi fosse Massimo. Il suo sguardo sul personaggio era molto semplice. Questa è la classica situazione in cui il protagonista è ricco di sfaccettature. Come registi, dovevamo essere certi che Elio non attingesse ad altri tipi di personaggi interpretati in passato. Non solo per essere diverso, ma per scavare a fondo nella sua psiche. Con Elio abbiamo scelto di non forzare o costringere il personaggio, di non renderlo banale. Volevamo che rappresentasse le nostre debolezze, i nostri misteri e anche il nostro bisogno di essere amati. Quello a cui aspiravamo era la sua umanità, la sua "pietas"".

A quanto anticipato da Variety, in America Latina c'è una presenza femminile forte e solida. "Era molto importante per questo film avere un forte lato femminile, incluso il lato femminile del protagonista maschile, che non è il maschio alfa di Favolacce" specificano i registi. "Volevamo personaggi femminili forti e ci siamo imbattuti in questa attrice di teatro, Astrid Casali, che è al suo debutto in un lungometraggio. Ha acceso lo schermo. Il suo viso ci ricordava i dipinti del XIX secolo. È molto anti-contemporanea. Per questa storia era molto importante avere volti che sfuggissero ai canoni di bellezza contemporanei".

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