Alfonso Cuaron sulle nuove regole degli Oscar: "L'inclusione dovrebbe essere un processo naturale"

Alfonso Cuaron nutre sentimenti contrastanti sul nuovo regolamento dell'Academy perché è convinto che l'inclusione dovrebbe essere un processo naturale e il fatto che non stia avvenendo è un fallimento della società.

Il premio Oscar Alfonso Cuaron nutre sentimenti contrastanti nei confronti delle nuove regole imposte dall'Academy ai candidati a Miglior Film per favorire l'inclusione e la diversità, a suo parere processo che dovrebbe avvenire in modo naturale.

Venezia 2006: Alfonso Cuaron presenta The Children of Men
Venezia 2006: Alfonso Cuaron presenta The Children of Men

Il regista messicano, ospite al Toronto Film Festival in veste di produttore esecutivo di The Disciple, diretto dal 33enne indiano Chaitanya Tamnahne, dichiara:

"Tutti stiamo cercando di trovare modi per includere la diversità nel cinema. La cosa strana è che non sta avvenendo in modo naturale. Tutti dobbiamo rispondere a pressioni esterne. Pensare che per avere l'inclusione servano regole e imposizioni, quando questo dovrebbe essere un processo naturale nell'evoluzione della società, è una delusione. Purtroppo èer adesso questa evoluzione non si sta verificando."

Il tentativo di Alfonso Cuarón di alimentare la diversità sta nel sostenere, da produttore, autori con un background diverso dal suo, come nel caso di Chaitanya Tamnahne:

"Cresci seguendo le orme dei vecchi maestri, poi arriva un punto in cui entri in contatto coi nuovi maestri. Non solo stanno raccogliendo il testimone, ma stanno aprendo nuove strade per il cinema. Se vuoi continuare a dire la tua, è un atto di altruismo. Altrimenti finisci per ripetere le solite vecchie stronzate e ti opponi all'evoluzione."

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