Adrian, cos'è la serie di Adriano Celentano e perché sta sollevando polemiche

Cosa sapere su Adrian, la serie animata ideata e con protagonista Adriano Celentano, che debutterà il 21 e 22 gennaio su Canale 5 tra le polemiche degli spettatori.

Adrian, la serie tv animata ideata da Adriano Celentano, che ne è il protagonista assoluto, si prepara all'esordio delle sue prime due puntate il 21 e 22 gennaio su Canale 5. Ci sono voluti 10 anni di lavoro per dar vita a quello che viene definito come un graphic novel animato ma alla fine il Clan Celentano è riuscito a confezionare in totale 9 episodi, distribuiti per altrettanti lunedì sera in diretta dal teatro Camploy di Verona.

Mancava dalla tv da 4 anni il "Molleggiato", da quando, nel 2015, era stato ospite speciale della trasmissione di Rete 4 Una giornata... Bella condotta dalla figlia Rosita. Negli ultimi tempi ha lesinato apparizioni pubbliche ma si prepara al gran ritorno accompagnato da una squadra fatta di nomi eccellenti quanto il suo: Nicola Piovani alle musiche, Milo Manara ai disegni e una sceneggiatura ideata dallo stesso Celentano con la collaborazione del defunto Vincenzo Cerami e di alcuni ragazzi della scuola Holden di Alessandro Baricco. Senza contare i 1.000 animatori sparsi tra Africa, Asia ed Europa, le 10.000 scene, centinaia di tecnici, ingegneri del suono, professionisti della recitazione, della scrittura. Pare, insomma, che la produzione non abbia badato a spese (si parla di un investimento da decine di milioni di euro). Ciliegina sulla torta sarà la presenza di Michelle Hunziker, pizzicata all'uscita dalle prove, come conduttrice delle 9 serate in diretta dal teatro veronese: toccherà a lei moderare eventuali ospiti con le incursioni live del Molleggiato.

La trama di Adrian la Serie

Nessuno ci può giudicare: Adriano Celentano in un'immagine del documentario
Nessuno ci può giudicare: Adriano Celentano in un'immagine del documentario

Cos'è Adrian, di cosa parlerà questa particolare serie tv? La trama di Adrian ci porta in un futuro lontano continuamente sospeso tra realtà e fantasia. In un'epoca in cui le persone sono costrette a una buia esistenza contraddistinta dall'omologazione e da una feroce dittatura, toccherà al semplice orologiaio Adrian far sì che gli ideali di libertà e bellezza possano trionfare. Un lavoratore che si trasforma in eroe, tra scene d'amore - in compagnia della bella Gilda - e d'azione che contengono molti tra i riferimenti cari ai fan di Adriano Celentano: dalla sua gioventù nella popolare via Gluck al suo vero lavoro come orologiaio, fino ad arrivare ai temi che da sempre affollano i suoi testi come politica, ambiente, consumismo.

Una polemica a volume alto

La nascita di Adrian La Serie, però, non è stata affatto semplice: al di là delle difficoltà di realizzazione incontrate per la particolare natura del progetto, il Clan Celentano - la casa discografica di proprietà della famiglia Celentano - ha dovuto sostenere diverse cause, dovute alla mancata consegna nei tempi indicati dei 26 episodi inizialmente previsti. La Cometa Film di Enzo D'Alò, poi Mondo TV, infine Sky Italia: sono stati molti negli anni i tentativi - falliti - da parte di produttori e distributori di apporre il proprio marchio alla serie evento, e a spuntarla, nel 2012, è stata l'azienda della famiglia Berlusconi, forte del successo ottenuto con le due puntate di Rock Economy. Così, dalla sua nicchia in un futuro lontano Adrian è arrivato fino a noi, e chissà che non trovi il suo amuleto portafortuna in ciò che l'ha accompagnato per la lunga genesi: la polemica. Che è arrivata già puntualissima sui social e riguarda i primi spot pubblicitari di Adrian, trasmessi strategicamente a volume alto. Su Twitter si stanno affollando commenti di telespettatori arrabbiati perché, al partire delle note del Molleggiato, il volume del televisore si alza da solo oltre i limiti del sopportabile, secondo alcuni, costringendo così gli utenti a cercare in fretta e furia il telecomando per porre rimedio manualmente al problema. Un difetto di registrazione? Forse no, ed è per questo che il dito resta puntato proprio contro Adriano Celentano. I più attenti infatti ricorderanno che nel 2012, con gli spot della trasmissione Rock Economy, era successa esattamente la stessa cosa e per una precisa scelta artistica del cantautore.