Bruno Ganz: è morto l'attore volto del cinema tedesco

Nella giornata di oggi è morto Bruno Ganz, il celebre attore di origine svizzera volto di Adolf Hitler ne La caduta e dell'angelo ne Il cielo sopra berlino.

È morto la scorsa notte a Zurigo Bruno Ganz. L'attore di origine svizzera aveva 77 anni e ha interpretato alcuni personaggi iconici del cinema, tra cui l'angelo ne Il Cielo sopra Berlino di Wim Wenders, l'Adolf Hitler ne La caduta di Oliver Hirschbiegel, o anche il nostrano Pane e Tulipani di Silvio Soldini.

Bruno Ganz in una sequenza di IL CIELO SOPRA BERLINO
Bruno Ganz in una sequenza di IL CIELO SOPRA BERLINO

Subito dopo la maggiore età, Bruno Ganz arrivò in Germania dove fece i suoi primi piccoli passi nel mondo del teatro fino a conoscere Peter Stein nel 1967, con il quale iniziò una vera e propria collaborazione. Ma è dalla metà degli anni settanta che il pubblico del cinema iniziò ad abituarsi al suo volto espressivo, soprattutto grazie a L'amico americano e Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. Nel 2004 il suo Adolf Hitler nel film La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler gli ha portato anche la nomination come Miglior Attore Europeo agli European Film Awards.

Bruno ha spesso girato in Italia, finendo per ricevere due nomination ai nostri David di Donatello: la prima come Miglior Attore Non Protagonista nel 1981 per La storia vera della signora delle camelie. La seconda, che gli ha fatto portare a casa il premio, è quella come Miglior Attore Protagonista in Pane e tulipani, l'acclamato film del 2000 di Silvio Soldini. Nella pellicola interpreta Fernando, un cameriere islandese che lavora in un piccolo ristorante ma che parla un ottimo e colto italiano. Un altro ruolo per cui è stato molto amato è quello di Tiziano Terzani in La fine è il mio inizio.

Vedremo Bruno Ganz ancora in due film molto attesi nei prossimi mesi: tra poco arriverà nelle sale italiane La casa di Jack, il nuovo pugno nello stomaco di Lars von Trier. Più avanti invece sarà il momento di Radegund, il nuovo lavoro di Terrence Malick in cui Franz Jaegerstaetter, un contadino austriaco che si è rifiutato di combattere per il Terzo Reich dopo che la Germania ha preso il controllo dell'Austria nel 1938, viene catturato e condannato a morte.