La caduta - gli ultimi giorni di Hitler: Bruno Ganz e la sua preparazione al ruolo

Bruno Ganz si è preparato a lungo al fine di riuscire ad interpretare al meglio il ruolo del Führer ne La caduta - gli ultimi giorni di Hitler.

Bruno Ganz, al fine di prepararsi ad interpretare il suo personaggio ne La caduta - gli ultimi giorni di Hitler, ha visionato e ascoltato per ore filmati e audio di Hitler, come ad esempio la registrazione Hitler-Mannerheim, per poter imitare il Führer nel migliore dei modi possibili.

Bruno Ganz è Adolf Hitler ne La caduta
Bruno Ganz è Adolf Hitler ne La caduta

Ganz, inoltre, ha passato molto tempo a studiare i malati di Parkinson in un ospedale svizzero per prepararsi al ruolo e, al fine di riprodurre alla perfezione l'accento di Hitler, l'attore ha persino chiesto aiuto ad un giovane attore originario dell'Alta Austria, la zona da dove proveniva il Führer.

Il bravissimo Bruno Ganz è Adolf Hitler ne La caduta
Il bravissimo Bruno Ganz è Adolf Hitler ne La caduta

Bruno ha anche studiato approfonditamente l'unica registrazione conosciuta di Adolf, relativa ad una conversazione privata con il feldmaresciallo Gustaf Mannerheim della Finlandia, il quale all'epoca era un alleato della Germania contro l'Unione Sovietica.

Hitler si presentò inaspettatamente per congratularsi con Mannerheim per il suo 75° compleanno il 4 giugno 1942. Gli agenti dei servizi segreti finlandesi effettuarono segretamente la registrazione in un vagone del treno, poiché Hitler non aveva neanche permesso ai presenti di scattare delle fotografie. Circa undici minuti della registrazione sono caratterizzati da un discorso molto semplice in cui Hitler espone le sue opinioni sulla guerra. Una delle due copie del nastro è stata scoperta nel 1992 e da allora viene riprodotta e studiata da scienziati e storici.

Downfall
La caduta

A proposito del suo processo di preparazione per La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler, Bruno Ganz ha dichiarato: "È stato abbastanza facile. Mi è stato detto che era rimasto ben poco: nell'ultimo periodo non permetteva a nessuno di scattare foto o fare registrazioni di alcun genere. Non so per quanto tempo, almeno negli ultimi due o tre mesi. Quindi la mia unica vera fonte sono stati i testimoni e molti di loro hanno scritto libri dopo la sua morte."