Adam Driver commenta le polemiche su Ferrari e House of Gucci: "Chi se ne frega se interpreto due italiani"

La colorita risposta di Adam Driver alle polemiche sollevate sulle sue interpretazioni di personaggi italiani in Ferrari e House of Gucci non lascia scampo.

Adam Driver commenta le polemiche su Ferrari e House of Gucci: 'Chi se ne frega se interpreto due italiani'

Italiani sì, italiani no? In più occasioni Pierfrancesco Favino ha lanciato l'allarme sui produttori che ingaggiano star straniere per interpretare personaggi italianissimi. Una di queste star è Adam Driver, che di recente è stato protagonista di House of Gucci e Ferrari, pellicole dedicate a due eccellenze italiane nel mondo. Driver, però, non sembra preoccuparsi più di tanto e risponde alle polemiche con un bel 'Chi se ne frega'.

House Of Gucci 4
House of Gucci: Adam Driver in un primo piano

Nel corso di un'ospitata nel podcast SmartLess, condotto dagli attori Jason Bateman, Sean Hayes e Will Arnett, il discorso è caduto proprio sulle reazioni sollevate dalle performance di Adam Driver nei ruoli di Maurizio Gucci in House of Gucci di Ridley Scott e di Enzo Ferrari in Ferrari di Michael Mann.

"Tante persone mi hanno chiesto 'Come mai tutti questi italiani...' Io ho risposto che è stato un caso. Per me Ridley e Michael sono due migliori registi viventi. Chi se ne frega se ho interpretato due due italiani uno dopo l'altro?" ha spiegato l'attore, sostenendo inoltre che le recenti scelte fatte sono "un buon esempio di come non sia strategico nel modo in cui probabilmente dovrei essere nella mia carriera".

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Adam Driver e i personaggi italiani

Ci saranno altri personaggi italiani in futuro per Adam Driver? "Probabilmente no, ma mi ha sorpreso come abbia colpito questa scelta. In fin dei conti ho interpretato solo due italiani, ma la stampa non è un luogo in cui ci si concentra sulle sfumature. Ma tutto questo non ha niente a che fare con l'Italia, anche se il paese mi piace. Questa scelta ha a che fare con Ridley Scott e Michael Mann e con progetti. L'Italia non è la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho accettato."