Lo Hobbit: la desolazione di Smaug (2013): curiosità e frasi celebri

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3.4/5

Tutte le curiosità sul film Lo Hobbit: la desolazione di Smaug (The Hobbit: The Desolation of Smaug) del 2013: curiosità, frasi celebri e citazioni, aneddoti, bloopers, note di regia e produzione, trivia sul film e sui realizzatori.

Curiosità

  • Date di uscita e riprese

    Lo Hobbit: la desolazione di Smaug è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 12 Dicembre 2013 (Warner Bros); la data di uscita originale è: 13 Dicembre 2013 (USA).
    Le riprese del film si sono svolte nel periodo 21 Marzo 2011 - 06 Luglio 2012 in Nuova Zelanda.

  • Specifiche tecniche

    Girato in: Redcode RAW.
    Proiettato in: 35 mm e D-Cinema.
    Rapporto immagine: 2,35 : 1.
    Colore: a colori.
    Formato audio: Dolby.
    Lingua originale: inglese.

  • Da Conan Doyle a Tolkien

    Martin Freeman e Benedict Cumberbatch, rispettivamente Watson e Sherlock Holmes nella serie televisiva Sherlock, sono tornati a lavorare insieme nei tre capitoli cinematografici de Lo Hobbit ispirati al romanzo di J.R.R. Tolkien, ma stavolta su fronti opposti: Freeman interpreta infatti il protagonista Bilbo, mentre Cumberbatch presta voce e movimenti (con la tecnica del blue screen) al drago Smaug.

  • Piedi più comodi

    La tecnica per ricreare i caratteristici piedi degli hobbit è cambiata dalla trilogia de Il signore degli anelli a quella de Lo Hobbit. Nella prima, infatti, le protesi inglobavano soltanto i piedi degli attori, rimanendo scomode e costringendo questi ultimi a toglierle dopo un certo tempo di utilizzo; quelle dei tre film de Lo Hobbit, invece, sono progettate per inglobare la gamba dell'attore fino al ginocchio, agevolando maggiormente i movimenti.

  • Un universo allargato

    Peter Jackson, nella stesura dello script dei film ispirati a Lo Hobbit, decise di inserire nella trama eventi assenti dal libro, ma citati in altre opere di J.R.R. Tolkien o nelle appendici: tra questi, l'attacco a Dol Guldur e la riunione del Bianco Consiglio. La sceneggiatura, inoltre, comprende personaggi assenti dal romanzo, ma introdotti in funzione di collegamento con la trilogia de Il signore degli anelli, come Saruman, Galadriel e Frodo Baggins.

  • Un set multilinguistico

    Come già accaduto per la trilogia de Il signore degli anelli, anche per quella de Lo Hobbit molti attori hanno dovuto imparare le lingue della Terra di Mezzo. Tra queste, il Khuzdul, la lingua dei nani, ricostruita grazie all'aiuto di un esperto linguista, David Salo, sulla base dei pochi dialoghi in cui è usata presenti nelle storie di J.R.R. Tolkien.

  • Un hobbit, tre titoli, tre film

    Inizialmente, i film ispirati al romanzo di J.R.R. Tolkien Lo Hobbit dovevano essere soltanto due: in linea col carattere "tolkieniano" del titolo del primo film (Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, riferimento al primo capitolo del romanzo, Una festa inaspettata) quello del secondo sarebbe dovuto essere The Hobbit: There and Back Again, tratto dalle memorie che Bilbo Baggins scrive ne Il signore degli anelli. Dopo l'annuncio della realizzazione di un terzo film, tuttavia, quest'ultimo titolo è stato dato alla pellicola conclusiva della trilogia, mentre la seconda è stata reintitolata The Hobbit: The Desolation of Smaug.