C'era una volta in America 1984

Trama del film C'era una volta in America

La New York degli anni Venti fa da scenario alle gesta di una piccola banda di ragazzini capeggiata da Max e Noodles. Entrambi ebrei, vivono per la strada tra scippi, piccoli furti, ricatti ai poliziotti di quartiere. Passano gli anni, arriva il Proibizionismo e una nuova opportunità di fare soldi in modo più facile. Non sono più i teppistelli di una volta, ora sono uomini disposti a tutto pur di trovare un loro posto al sole. La via è costellata di morte, sangue, ricatti, amori violati, tradimenti, amicizie infrante ed esili volontari. Le colpe però hanno sempre un prezzo da pagare e i debiti si pagano anche se a distanza di tempo. Anche quando tutto sembra ormai solo un ricordo annebbiato e rimane, forse, solo il rimpianto.

Tre decadi per raccontare l'ascesa del crimine organizzato a New York. C'era una volta in America è un lungo e intricato andare su e giù attraverso le epoche: 1922, gli anni Trenta, la fine dei Sessanta. Al centro, due amici diventanti gangster: Max e Noodles. Il film parte dal 1933 con degli uomini che cercano David Aaronson detto "Noodles", boss dell'epoca del Proibizionismo. La sua donna, Eve, viene uccisa, mentre il suo amico Fat Moe Gelly viene pestato a sangue per farsi rivelare dove si trovi.

Noodles è nascosto al vecchio teatro cinese, immerso tra i fumi dell'oppio mentre tenta di dimenticare la morte dei suoi amici, Patsy, Cockeye e Max. Trovato dai sicari, riesce a scappare per poi finire a prendere un treno per Buffalo e scomparire per trent'anni. La scena si sposta così al 1968, con Noodles ormai anziano che è tornato a New York per via di una lettera che riguarda i suoi amici morti carbonizzati proprio trent'anni prima. Ospitato da Fat Moe, viene assalito dai ricordi. Rivede se stesso ragazzo e Deborah il suo primo e unico grande amore, mentre danza. Sono gli anni Venti, Noodles vive nel Lower East Side, la zona ebraica. Qui stringe un legame fortissimo con Max Bercowiz, uno dalla faccia sveglia appena arrivato nel quartiere. Insieme ad altri tre sodali, Patsy, Cockeye e Dominic, crea una banda dedita a furti, scippi, piccoli ricatti, andando così a interferire contro il boss del quartiere, che alla fine viene ucciso proprio da Noodles.

Per questo motivo viene condannato a dieci anni di carcere. Una volta libero, Noodles è adesso un uomo. Sono gli anni del Proibizionismo, dell'alcol venduto di contrabbando in locali clandestini e Noodles con Max si inseriscono in questo lucroso e sanguinoso business criminale. Arrivano i soldi, tanti soldi, ma anche i legami con la politica corrotta, così i rapporti tra i due si incrinano sempre di più. Con l'annuncio della fine del Proibizionismo si arriva a un punto di non ritorno. Noodles è perciò costretto a prendere una decisione il cui effetto lo inseguirà per tutta la vita. Sino alla resa dei conti finale.