Gianni Minà intervista Sergio Leone e Robert De Niro sul set di C'era una volta in America (VIDEO)

Gianni Minà nel 1983 intervistò in esclusiva Sergio Leone e Robert De Niro sul set di C'era una volta in America

Gianni Minà intervista Sergio Leone e Robert De Niro sul set di C'era una volta in America (VIDEO)

Gianni Minà fu l'unico giornalista ad essere ammesso sul set di C'era una volta in America, il capolavoro di Sergio Leone girato ai Cinecittà Studios nel 1983, per intervistare il regista e Robert De Niro. L'evento fu impreziosito da alcune immagini che catturarono il premio Oscar recitare in presa diretta.

Gianni Minà aveva strappato una promessa a Sergio Leone e Robert De Niro, un'intervista esclusiva sul set del film che raccontava le vicissitudini del criminale David Aaronson e dei suoi amici "dall'infanzia alla vecchiaia". Il giornalista, scomparso da pochi giorni, aveva incontrato i due artisti durante una cena a cui partecipava anche Muhammad Ali. I quattro decisero di scattare una foto che ormai è entrata nella storia.

Sul set di C'era una volta in America, Gianni Minà parlò con Robert De Niro del mestiere dell'attore, e del suo approccio al personaggio. "Il mio modo di vivere i personaggi fa parte del mio carattere, penso di fare tutto per una parte, ogni volta devo dare il meglio. Esprimersi in questo modo può essere gratificante o deprimente, dipende dalle situazioni".

Sergio Leone rivelò che la genesi di C'era una volta in America era durata dieci lunghi anni, tanto che ad un certo punto temeva di non poterlo più girare. "Quando tutto è andato a posto, Robert era impegnato con un altro film, credevo di dover rinunciare a lui. Poi quella pellicola non si è fatta più e allora ho potuto averlo nel mio film".

De Niro rivelò che il primo incontro con Sergio Leone per C'era una volta in America era durato otto ore. I due artisti lessero il copione, il regista spiegò ogni dettaglio a Robert. "Quel giorno l'ho potuta vivere questa storia", confessò De Niro a Minà.

Nella seconda parte dell'intervista Sergio Leone parlò della nascita dello spaghetti western. "Nel 1964 quando iniziai le riprese di Per un pugno di dollari c'erano solo tre film in cantiere, quasi un crack finanziario", raccontò il regista. C'era una volta in America arrivò tredici anni dopo di Giù la testa. "Perché ci ho messo tanto? Perché sono un regista ostinato. L'ho scritto e riscritto tante volte", affermò Leone.

Nell'intervista compare anche Carlo Verdone, Troppo Forte, il suo film d'esordio come regista, fu prodotto proprio dall'inventore dello spaghetti western.

L'esclusiva si conclude con una riflessione di Sergio Leone, sulle critiche che gli erano mosse in Italia. "Molti pensano che un film per essere importante deve essere politico. Io penso che ogni film è politico. La distinzione è tra cinema e non cinema. I film sono una favola e attraverso le favole puoi raccontare anche delle grandi verità".