Per la gioia dei fan della saga mitologica young adult di Percy Jackson il regalo del Giffoni Film Festival, insieme alla presenza delle star Logan Lerman e Alexandra Daddario, è la visione in anteprima dei primi trenta minuti di Percy Jackson e gli dei dell'olimpo: Il mare dei mostri. L'adventure movie in 3D arriverà nei cinema italiani il 12 settembre con 20th Century Fox, ma già si profila come uno degli eventi più attesi dal pubblico giovane. Ai lettori della saga fantasy firmata di Rick Riordan si aggiungono i fan del promettente Logan Lerman, divo imberbe la cui carriera, dopo il toccante Noi siamo infinito, sembra ormai definitivamente decollata. Darren Aronofsky lo ha voluto per il suo Noè, colossal che nei prossimi mesi potrebbe essere ospitato da uno dei festival più prestigiosi, e a breve lo attende il set del war movie di David Ayer Fury, a fianco di Brad Pitt e Shia LaBeouf.
Dopo una breve introduzione in voice over in cui viene ricapitolata la condizione dei semidei, figli 'illeggittimi' nati dall'unione tra dei e umani e costretti a proteggersi dai mostri che vogliono dare l'assalto all'Olimpo, Percy Jackson e gli dei dell'olimpo: Il mare dei mostri si apre con un flashback che mostra la genesi di Campo Mezzosangue. La piccola Annabeth e i suoi tre amici stanno correndo disperatamente in mezzo a una fitta foresta mentre cercano di sfuggire alle mostruose creature che danno loro la caccia. Quando uno dei quattro ragazzini rimane ferito la coraggiosa Talia, figlia di Zeus, sfodera un pugnale fronteggiando i mostri per proteggere gli amici e perde la vita. Per non rendere vano il suo sacrificio, Zeus ne trasforma il cadavere in un albero e vi costruisce tutto intorno una barriera che permetta ai giovani semidei di vivere al sicuro in quella che diventerà la loro dimora: Campo Mezzosangue. Dopo questo commovente incipit, veniamo catapultati nel presente con una scena action. Percy Jackson e gli altri semidei si stanno misurando in una prova di abilità scalando una struttura lignea rotante piena di trappole. Il vincitore sarà colui che arriverà in cima per primo impossessandosi di un cerchio di ferro. La principale rivale di Percy è l'abile Clarisse La Rue (Leven Rambin), volitiva figlia del dio della guerra e sua nemica giurata. Quando Percy sta per avere la meglio, all'improvviso il piede di un altro concorrente resta impigliato alla scala di corda. Il figlio di Poseidone rinuncia a una facile vittoria per aiutare il compagno e viene battuto (e umiliato) da Clarisse, che di fronte a tutti mette in dubbio le sue capacità. In realtà da tempo il figlio di Poseidone si chiede se la missione vittoriosa che gli ha permesso di recuperare i fulmini di Zeus non sia docuta a semplice fortuna. I suoi dubbi esistenziali si intensificano quando viene chiamato nel quartier generale di Campo Mezzosangue dal custode Chirone che lo convoca per metterlo al corrente di una notizia sconvolgente. A quanto pare Percy non è l'unico figlio di Poseidone, ma ha un fratellastro, giunto al campo per volere del padre. Solo che Tyson - questo è il suo nome - non è per metà umano, ma essendo nato dall'unione tra un dio e una ninfa è un ciclope. Il curioso aspetto di Tyson, durante il pranzo comunitario, attira l'attenzione degli altri semidei e le prese in giro di Clarisse. All'improvviso, però, si odono dei forti rumori e i tavoli iniziano a tremare. Tutti i semidei si recano alla barriera per assistere alla sua distruzione da parte di un toro colchideo, mostruosa creatura metallica che irrompe nel campo sputando fuoco. Dopo un fuggi fuggi generale, Percy, Annabeth e Clarisse sono i primi a imbracciare le armi per cercare di misurarsi con il toro. Clarisse riesce a montargli in groppa, ma lui la disarciona. Quando sta per ucciderla, Tyson interviene afferrandolo per le corna e sostenendo la fiammata che il mostro gli sputa contro. Tocca a Percy ucciderlo dopo un lungo scontro da cui il giovane esce malconcio. Ad avere la peggio, però, è il toro visto che Percy riesce a individuare il suo punto debole scagliando la propria spada nel suo stomaco. Subito dopo compare Luke, il ladro di fulmini che Percy credeva di avere ucciso nella precedente avventura, ma che in realtà è vivo e vegeto e, se possibile, più feroce e vendicativo di prima. Mentre al Campo Mezzosangue si riparano i danni, Chirone si accorge che l'albero di Talia sta morendo. Luke lo ha avvelenato per minare l'inviolabilità del campo e la salvezza dei semidei. Prima di scomparire, accenna a una profezia che riguarda Percy. Il giovane si reca da Chirone per scoprire di cosa si tratti e viene messo al corrente del vaticinio dell'Oracolo di Delfi secondo cui Luke e Percy sono destinati a scontrarsi. La profezia parla, infatti, del figlio delle tre divinità principali, Zeus, Poseidone e Ade, e Percy Jackson è l'eletto, colui che con le sue gesta salverà l'Olimpo o ne causerà la distruzione. Nel frattempo Annabeth e Grover si recano nottetempo da Dioniso (Stanley Tucci) con un piano. L'unico modo per salvare il campo è ritrovare il Vello d'Oro che può guarire ogni cosa, anche l'albero di Talia. I giovani si offrono di portare a termine la missione, ma nel corso dell'assemblea pubblica Dioniso si appropria della loro idea affidando il compito di ritrovare il Vello d'Oro a Clarisse. Ovviamente Percy e Annabeth non accettano pacificamente la scelta e decidono di mettersi in cammino a loro volta, dopo aver messo Grover al corrente del loro piano. Dopo un salto temporale assistiamo alla scena che conclude la preview in cui Percy, Annabeth e Tyson, che nel frattempo ha assunto un aspetto umano acquistando l'occhio che gli mancava, sono su un pontile di fronte allo yacht di Luke. Tyson invoca l'aiuto di Poseidone, il quale invia ai tre ragazzi un enorme ippocampo il quale, con una spettacolare cavalcata acquatica, li traghetta allo yacht. Nonostante il cambio di testimone alla regia, che ha visto Chris Columbus cedere il posto a Thor Freudenthal per occuparsi unicamente della produzione, a prima vista lo stile di Percy Jackson e gli dei dell'olimpo: Il mare dei mostri non sembra aver subito sostanziali cambiamenti rispetto al primo episodio. Fulcro del film restano le scene action, potenziate negli effetti speciali (anche se in alcuni punti i trucchi digitali appaiono imperfetti, forse a causa della versione non ancora definitiva), che si susseguono con un ritmo indiavolato. Il franchise sceglie, dunque, la via della continuità ripronendo personaggi, situazioni e atmosfere del primo episodio. Il personaggio di Percy Jackson continua a rivelare la sua duplice natura, quella più, insicura, fragile e dubbiosa, e quella eroica, che lo vede pronto a mettere a repentaglio la propria incolumità per salvare ciò che ritiene più importante. L'essere stato catapultato in una realtà completamente diversa dal suo quotidiano di studente problematico e dislessico non ha spazzato via i suoi problemi esistenziali. A essere cambiata è, piuttosto, la relazione tra il giovane semidio e Annabeth. Il personaggio interpretato da Alexandra Daddario ha perso ogni connotato agonico (la ricordiamo nel primo film pronta a sfidare Percy prima e a combattere al suo fianco poi) per diventarne la fedele compagna e supporter. Annabeth sembra così aver perso un po' del suo pepe, ma attendiamo di vedere il film completo per trarre un giudizio definitivo sulla sua evoluzione. Il subplot introdotto in apertura del film, il sacrificio di Talia, che - sospettiamo - rivedremo presto sotto nuove spoglie, potrebbe aprire scenari interessanti così come la ricerca del Vello d'oro, tema mitologico avventuroso e ricco di spunti. Segnaliamo infine nei momenti più divertenti della porzione di film mostrato la presenza di Stanley Tucci che interpreta un Dioniso bugiardo e costretto all'astemia a causa dei dispetti di Zeus. Prevediamo che il suo arrivo movimenterà non poco l'atmosfera di Campo Mezzosangue.Percy Jackson: Il mare dei mostri - La preview a Giffoni
A Giffoni abbiamo assistito ai primi trenta minuti della nuova avventura del semidio più amato dai giovani. Stavolta vedremo Percy Jackson costretto a combattere per la salvezza di tutti i semidei.