Lei è Matilda De Angelis, sorprendente protagonista di Veloce come il vento, un incredibile concentrato di forza e fragilità, una piccola Elizabeth Taylor di casa nostra, ma con una grinta incredibile. Lui è Berardo Carboni, salito alle cronache qualche anno fa con Shooting Silvio, entrato di diritto nei film dell'Era Berlusconi, e arriva in sala in questi giorni con un film che - incredibile ma vero, in un prodotto italiano - riprende i temi dell'ultimo film di Spielberg, Ready Player One. Youtopia racconta la storia di una diciottenne, Matilde (Matilda De Angelis), che, per sfuggire a una realtà che non le permette di avere quello che desidera, si rifugia nel web, in un gioco virtuale, dove diventa un avatar sicuro di sé e appagato dalle relazioni che instaura. Il web è anche una piattaforma dove si spoglia per denaro. E dove, sapendo delle difficili condizioni economiche della madre, decide di mettere all'asta la propria verginità...
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Mondi virtuali e cam girl
Abbiamo incontrato Matilda De Angelis e Berardo Carboni nell'ambito degli Incontri internazionali di cinema di Sorrento, dove Berardo Carboni ci ha raccontato di non avere ancora visto il film di Steven Spielberg, ma di conoscere bene tutta la letteratura da cui nasce quel progetto e che tratta i temi dei due film. L'idea di Youtopia nasce da lontano, da uno studio iniziato nel 2010 con Volavola, un film sperimentale girato con la tecnica del "machinima", in un mondo virtuale, dal quale ha capito che i rapporti che si creano in un luogo simile sono molto particolari. "Stavo lavorando allo storyboard di un altro film, e ho vissuto questa esperienza intensa in un mondo virtuale, in cui lavoravo con degli attori/avatar dentro a un videogioco" ci ha raccontato. "In quella situazione ho imparato che si costruiscono rapporti di tutti i tipi - lavorativi, ma anche sentimentali - dentro al videogioco. Nei nuovi videogiochi ti trovi ad aver a che fare con esseri umani, e si crea un sistema relazionale complesso, simile a un rapporto epistolare, diventi amico delle persone con cui collabori". E in Youtopia assistiamo proprio a tutto questo.
Matilda De Angelis ci ha raccontato il percorso molto particolare che è stato per lei il set di Youtopia. Un mettersi a nudo per quanto riguarda il corpo, che è stato anche un mettersi a nudo nell'anima. La giovane promessa del nostro cinema ci ha raccontato come ha lavorato al ruolo. "Ho fatto un lavoro molto personale sul personaggio di Matilde" ci ha spiegato. "Ho imparato a capire che tante cam girl hanno storie completamente diverse: mi sono documentata e ho capito che tante ragazze lo fanno per scelta, per guadagnare un po' di soldi in modo facile e veloce, e anche in modo abbastanza tutelato. E tante altre invece vivono in situazioni profondamente disagiate, e quindi tutto quello diventa anche una violenza, qualcosa che si avvicina un po' alla storia di Matilde. Io ho fatto un certo tipo di preparazione dove il fisico andava di pari passo con la psiche: più mi spogliavo fisicamente, più mi spogliavo di tutta una serie di sovrastrutture mentali, che mi aiutavano ad andare sempre più a fondo e a toccare un po' di quel nero, quell'inferno da cui Matilde è affetta".
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