In questa recensione di Will & Grace 10, serie tv disponibile dal 29 marzo su Joi e Infinity, non potremo non apprezzare il modo in cui, arrivata alla decima stagione, la comedy creata da David Kohan e Max Mutchnick riesca ancora a seguire con intelligenza e ironia la vita delle due coppie di amici che sono ritornate protagoniste sul piccolo schermo dopo un'assenza di ben dieci anni.
Gli episodi inediti, oltre ad affrontare come da tradizione questioni politiche e sociali, introducono anche due nuovi personaggi interpretati da David Schwimmer e Matt Bomer che, in modo molto divertente, modificano le dinamiche esistenti tra i protagonisti interpretati da Eric McCormack e Debra Messing, riuscendo così in parte a rinnovare senza fatica una formula ormai collaudata e che ha fatto innamorare i fan di tutto il mondo. La serie, tra matrimoni e nuovi amori, trova ancora modo di parlare agli spettatori dei cambiamenti in corso nella società, in parte criticando stereotipi e pregiudizi in parte rappresentandoli in modo sarcastico.
Will & Grace: 10 motivi per cui la serie è diventata un cult della TV
Nuovi incontri per tutti i protagonisti
La trama di Will & Grace 10 riprende dal momento in cui Grace decide di provare a ottenere l'incarico di presidente della New York Society of Interior Designers e incontra Noah (David Schwimmer), il famoso "bisbetico del West Side", durante una serata organizzata per provare a ottenere voti preziosi. Jack è invece sempre più coinvolto dalla storia d'amore con il suo fidanzato, mentre Karen fa i conti con la fine del suo matrimonio con Stan e il complicato rapporto con Malcolm, Will, inofine, è ancora single e si dedica al proprio lavoro.
Nelle prime puntate l'irresistibile personaggio di Megan Mullally assume un'importanza centrale "scomparendo" misteriosamente, andando a controllare come procede la costruzione della parte di muro che separa gli Stati Uniti dal Messico grazie alle sue donazioni, entrando in "contatto" con il fantasma di Rosario e scontrandosi con Will per decidere chi dovrà fare da testimone alle nozze di Jack.
Il rapporto tra Will, che incontra qualcuno che potrebbe diventare una presenza importante nella sua vita, e Grace viene messo in difficoltà dal ritrovamento di alcune lettere del passato, mentre la donna cerca di capire come gestire la sua relazione con Noah.
Il giusto spazio a tutti i personaggi
La regia di James Burrows, un vero e proprio maestro del genere comedy, riesce nel difficile compito di equilibrare lo spazio dato a ogni personaggio nei venti minuti di ogni puntata facendo evolvere la storia nel corso della stagione e firmando dei racconti comunque indipendenti. Nonostante il titolo citi solo Will e Grace, anche questo nuovo ciclo di puntate conferma come i personaggi principali dello show siano in realtà quattro e come ognuno di loro sia amato e apprezzato dai fan in egual misura, anche se Karen continua a essere la vera diva dello show, tra battute indimenticabili e scene destinate a diventare cult, come l'apparizione "magica" di un bicchiere di Martini di ricambio o la forse inaspettata redenzione in una cella. Megan Mullally è irresistibile nella sua interpretazione di Karen Walker, solo apparentemente sempre sopra le righe e con momenti di incredibile vulnerabilità e dolcezza. Nonostante la sua complicata situazione sentimentale sia un po' messa in secondo piano dopo la prima metà della stagione, le disavventure che riguardano Karen, sempre così elegante e pronta a criticare in modo tagliente il prossimo, la sua presenza in scena è uno degli elementi di maggior successo dello show.
Gli sceneggiatori, ovviamente, non hanno mai messo in ombra i coinquilini che hanno influenzato in modo positivo l'opinione pubblica, e il rapporto tra Will Truman e Grace Adler è all'insegna della comprensione, anche nei momenti delle liti più accese. Il quarto episodio, in particolare, approfondisce una pagina del passato dei due amici che arricchisce la storia del loro legame ed emoziona mostrando le loro reazioni a delle lettere mai aperte.
L'entrata in scena di Noah e McCoy Whitman (Matt Bomer) diventa centrale nella seconda metà della stagione e gli alti e i bassi delle relazioni aiutano a evidenziare quanto i personaggi siano disposti, oppure no, a maturare ed esplorare la propria indipendenza.
Sean Hayes è abitualmente una fonte di risate immediate non appena entra in scena e Jack McFarland non si smentisce nemmeno nella decima stagione: dagli arrivi non annunciati a casa di Will e Grace al suo nuovo spettacolo teatrale, passando per creme che bloccano i muscoli facciali e un fidanzamento sempre a rischio, il personaggio supera spesso i limiti dell'assurdo ma senza mai scivolare, per quanto sembri impossibile, nel ridicolo. Hayes, in più passaggi delle puntate, fa inoltre intravedere il lato maggiormente serio e vulnerabile del suo personaggio, in particolare quando deve fare i conti con le proprie insicurezze e i traumi vissuti in gioventù, temendo che il nipote Skip viva delle situazioni simili.
Una serie che rispecchia la società
Will & Grace, come da tradizione, attinge a piene mani alla cultura popolare, inserendo alcuni divertenti riferimenti a ciò che circonda i protagonisti: dal momento in stile Bohemian Rhapsody di Will alla passione per i romanzi "rosa" e un po' vietati ai minori che Karen ama tanto, senza dimenticare ovviamente citazioni musicali, lo stile in soap opera che contraddistingue l'apparizione di Rosario e tutto ciò che circonda la fama di McCoy. La serie si mantiene quindi ferma nella sua aderenza alla società contemporanea, anche grazie allo spazio dato alla politica: Karen continua, almeno per ora, a sostenere il governo Trump e persino la campagna di Grace per ottenere un prestigioso incarico ricorda da vicino le aspre lotte per ottenere il potere.
Numerose anche le guest star che comprendono ritorni dal passato e new entry davvero irresistibili, pur se solo per pochi minuti. I fan saranno infatti felici di rivedere "in azione" Lorraine Finster, la spogliarellista interpretata da Minnie Driver, e la folle Val Bassett, parte affidata a Molly Shannon; la presenza di Alec Baldwin, almeno in avvio di stagione, non è invece particolarmente significativa, nonostante un'entrata davvero ad effetto e un botta e risposta con Karen che entra nella lista dei momenti più complicati da gestire per Grace.
La comedy, anche nei momenti in cui gli script non sono particolarmente brillanti, si sostiene proprio grazie al talento di tutte le persone coinvolte: i protagonisti hanno ormai raggiunto un feeling percepibile ed evidente, Schwimmer e Bomer mettono a frutto la propria esperienza per inserirsi senza troppi intoppi in un ingranaggio ben collaudato e le guest star sono di altissimo valore, impreziosendo e arricchendo le puntate con i loro brevi interventi.
Una serie che conquista ancora il cuore degli spettatori
Will & Grace, avendo ormai superato il ventesimo anniversario dal proprio debutto sugli schermi, continua a essere ben aderente alla realtà, offrendone un approccio ironico e al tempo stesso sensibile nei momenti maggiormente emozionanti. Il cast tiene alto il livello delle performance mantenendo il ritmo delle battute serrato e travolgente. La serie continua a regalare dei momenti comici davvero esilaranti e Jack e Karen restano co-protagonisti e mai in secondo piano grazie alle brillanti interpretazioni di Sean Hayes, in particolare in versione medium, e Megan Mullally, diva indiscussa dell'intera serie. Debra Messing ed Eric McCormack sono sempre sinceri e naturali nelle loro interazioni, e l'incredibile gruppo di guest star arricchisce la stagione che mantiene alta l'attenzione degli spettatori, in attesa di scoprire tutti i preparativi del matrimonio di Jack e l'evoluzione delle nuove relazioni sentimentali.
La comedy, ormai una costante nella programmazione televisiva, non perde mai la sua capacità di conquistare il cuore degli spettatori, con emozioni ben calibrate e tante risate. Non tutte le puntate sono imperdibili, tuttavia la stagione riesce a superare i passaggi a vuoto senza troppi problemi con le sue sorprese e la capacità di diventare specchio del mondo che ci circonda.
Conclusioni
Come analizzato nella nostra recensione di Will & Grace 10, la serie prosegue introducendo nuove dinamiche in grado di dare forza ad una storia che rischierebbe di scivolare nella ripetitività, equilibrando con attenzione lo spazio assegnato a tutti i personaggi principali. La storia dei quattro amici, alle prese con amori e problemi di lavoro in una società contemporanea ricca di contrasti e contraddizioni, continua a essere rilevante e coinvolgente. La comedy sfrutta così ancora una volta una formula efficace e il feeling collaudato che lega i protagonisti per far sorridere e riflettere sul mondo che ci circonda.
Perché ci piace
- L'introduzione di nuovi personaggi mette in discussione le dinamiche tra i protagonisti e regala un po' di sorprese.
- La coppia Karen & Jack si conferma allo stesso livello dei loro due amici, divertendo ed emozionando.
- La serie è sempre legata alla società contemporanea e affronta le tematiche con ironia.
- Eric McCormack e Debra Messing hanno ormai un feeling collaudato e incredibilmente naturale.
- La serie continua a regalare sorprese inattese.
Cosa non va
- Non tutti gli episodi hanno la stessa qualità negli script e nella gestione degli attori.
- In più passaggi l'uso degli stereotipi per ottenere l'effetto comico appare forzato.
- Alcune parti della storia vengono sacrificate e non sviluppate in modo equilibrato.