Ispirato al romanzo Aspettando i Barbari, pubblicato nel 1980 dallo scrittore premio Nobel J. M. Coetzee, Waiting for the Barbarians, primo film in lingua inglese del regista Ciro Guerra, può vantare un cast stellare. Protagonisti il premio Oscar Mark Rylance e Johnny Depp, che lo scorso anno hanno presentato il film al Lido di Venezia, dove era in concorso alla 76esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Dopo un anno il film, di produzione italiana, grazie alla Iervolino Entertainment, arriva finalmente anche nelle sale nostrane il 24 settembre. Mark Rylance ha il ruolo di un magistrato che, prossimo alla pensione, si trova in una base di frontiera, dove si interessa a usi e costumi della popolazione locale. L'Impero però vede i nativi del luogo come dei barbari, pericolosi per i propri interessi. Manda quindi sul posto il terribile colonnello Joll (Johnny Depp), pronto a utilizzare qualsiasi metodo per avere informazioni, anche la tortura.
A completare il cast Robert Pattinson, che interpreta Mandel, soldato che non esita a mettere in pratica gli ordini, anzi, sembra quasi divertirsi. Più intenzionato a capire e a condividere che a distruggere e torturare, il magistrato finisce nel mirino di Joll, che lo accusa di tradimento. Ambientato in un luogo e un tempo imprecisato, Waiting for the Barbarians sembra parlare del passato, ma, tristemente, è più attuale che mai. Ne abbiamo parlato con Mark Rylance e Johnny Depp, incontrati al Lido.
La nostra intervista a Johnny Depp e Mark Rylance
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Waiting for the Barbarians e l'importanza della gentilezza e dei libri di storia
Rylance fa a gara con Tom Hanks per la faccia più buona di Hollywood: anche nel film di Ciro Guerra è un uomo dalla gentilezza disarmante. La gentilezza, anche quando è controproducente, è rivoluzionaria? Per Johnny Depp lo è senz'altro, così come per il collega: "La parola gentilezza in inglese ha due significati diversi. Il significato più evidente è essere delicati e amorevoli con gli altri, ma vuol dire anche "dello stesso tipo". La parola "gentilezza" indica quindi che siamo connessi, che siamo uguali: Inglesi, Brasiliani, condividiamo il lutto per la distruzione della foresta. Oggi è rivoluzionario connettere di più e capire che siamo tutti della stessa specie. Ha un doppio significato: non so se anche la parola italiana ce l'ha."
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Joll nel film dice al magistrato che alle persone non interessa la storia: quanto è importante invece studiarla, per evitar di commettere gli stessi errori? Per Depp: "Dipende da chi la impari: se è Howard Zinn forse hai qualche possibilità. È straordinario. I testi scolastici invece negli Stati Uniti praticamente sono di fantasia." D'accordo Rylance: "La storia è stata revisionata: soprattutto per quando riguarda le donne. Sembra che abbiano avuto vite non importanti per migliaia di anni, mentre invece hanno fatto moltissime cose, che però non si trovano nei libri di storia. Sono cresciuto in America, nel Midwest, e non abbiamo studiato nulla dei Nativi che vivevano nella regione dove ho abitato. Ho dovuto trovare da me dei libri che ne parlassero. I nomi delle città, delle strade, sono stati rubati a queste persone. Il film parla anche di questo: a un certo punto capisci che vivi in un cimitero e prima non te ne eri accorto. È importante documentarsi e non bersi semplicemente quello che ci viene detto dai poteri forti che governano al momento. Hanno tutto l'interesse a farti credere alla loro versione della storia."