V - Stagione 1, episodio 5: Welcome to the War

Dopo quattro mesi di pausa, torna in onda in USA il remake di Visitors targato ABC, con nuovi spunti da sviluppare nella parte rimanente della prima stagione.

Quattro mesi sono un periodo di tempo molto lungo in termini televisivi, e restare nei cuori e nelle menti degli spettatori così a lungo senza aver ottenuto grandi risultati in precedenza è molto difficile. Ne sono una dimostrazione sia FlashForward che V - The Series, entrambe al rientro sugli schermi americani dopo la stessa assenza, ed entrambe penalizzate negli ascolti. Se FlashForward si è assestata sui 6 milioni di spettatori, contro i 7 dell'ultimo episodio autunnale, V ha avuto sorte peggiore, totalizzando soltanto 7 milioni contro gli oltre 9 del 24 Novembre e ben 14 della premiere. Da novembre ad oggi, dai primi quattro episodi che avevamo apprezzato, non solo è passato tempo, ma ci sono state anche variazione dal punto di vista produttivo, con Scott Rosenbaum (Chuck) subentrato come showrunner al posto di Scott Peters e l'inevitabile nuova impostazione da dare alla serie alla ripresa della lavorazione lo scorso gennaio.
Welcome to the War è firmato proprio da Rosenbaum, mantenendo alla regia Yves Simoneau, che dei quattro episodi autunnali ne aveva diretti ben tre, e cerca di riepilogare tutte le storyline in sospeso, da quella di Erica e del figlio simpatizzante dei Visitatori, all'R6 e gli Health Center, fino alla gravidanza della moglie di Ryan ed alla Quinta Colonna e la ribellione nei confronti dei visitatori.

Lo sviluppo del plot è stato rapido fin qui e diversi dettagli delle intenzioni ostili dei Visitatori sono venute allo scoperto con relativa facilità; è quindi inevitabile che con altrettanta naturalezza si inizi a pianificare la guerra a cui fa riferimento già dal titolo questo nuovo episodio. Come in ogni battaglia, ogni schieramento fa le sue mosse ed è naturale che ci siano le contromosse: va vista in questo senso l'introduzione di Kyle Hobbs, criminale incastrato dai visitatori nell'attribuirgli la responsabilità dell'esplosione nel magazzino in cui Erica ha scoperto la verità su di loro, grazie all'inserimento dell'impronta digitale dell'uomo nella ricostruzione dell'incidente messa in piedi con la avanzata tencologia aliena. Si sa, il nemico del proprio nemico si può considerare un proprio alleato, quindi Erica coglie l'occasione al volo e recluta l'uomo tra le fila della resistenza, indipendentemente dai motivi che possono avere i V nell'incastrarlo. Una decisione che appare un po' frettolosa, su cui la stessa Erica ha dei dubbi, visto che va contro tutti gli ideali per i quali combatte con il suo lavoro, ma che rappresenta un'occasione di crescita dal punto di vista pratico per l'esiguo gruppo di ribelli.
Oltre alla facilità con cui Hobbs viene arruolato alla causa ribelle, anche la storyline relativa ad Erica ed il figlio non ci convince completamente, per l'eccesiva insistenza sull'argomento che porta Elizabeth Mitchell, anche questa volta comunque sia convincente, a ripetere più volte che i Visitatori hanno suo figlio. La sottotrama presenta però spunti di interesse in chiave futura, perchè porta la telecamera inserita nelle tute dei simpatizzanti direttamente in casa di Erica, ed anche perchè i ricordi del ragazzo sono stati scansiti dai visitatori alla ricerca di dettagli utili ai loro scopi e che non mancheranno di usare.

Ci sono però un paio di altri dettagli interessanti in Welcome to the War, che speriamo siano sviluppati bene negli altri episodi della prima stagione: innanzitutto l'R6, il vaccino che i Visitatori stanno iniettando alla popolazione terrestre, che viene analizzato da una dottoressa connessa alla resistenza che ne rivela le capacità traccianti, che permettono ai visitatori di tenere sotto controllo gli esseri umani a cui è stato somministrato. Purtroppo per la resistenza, uno di questi è Padre Jack, curato dagli alieni in seguito all'accoltellamento dell'episodio precedente.

Altro elemento che sarà approfondito, ma che per ora è gestito in modo interessante, è la gravidanza della moglie di Ryan: la donna porta in grembo un ibrido ed i primi segnali non tardano a farsi notare, a cominciare dalla incredibile fame che la porta a mangiare continuamente e soprattutto a provare appetiti poco umani, come può essere l'attrazione per un topolino catturato da una trappola in casa, strizzando l'occhio alla celebre scena della serie anni '80 in cui Diana si cibava di un topo.
Infine Anna, che anche in questo caso presenta un look ed un comportamento da rettile che risulta intrigante, ma che si attiva per prepararsi alla guerra, prima ottenendo da Chad Decker un nuovo servizio favorevole che sottolinea il valore dei loro centri medici, e poi mettendo in cantiere la creazione di un esercito. Da regina sceglie il più prestante tra i sudditi per fecondare le uova, in una scena che dal punto di vista visivo appare un po' scarna, ma riuscita nei movimenti da rettile di Morena Baccarin e nella sorpresa finale che ci mostra come i Visitors procacciano il nutrimento per i loro piccoli.