Tra le novità di maggio su Amazon Prime Video c'è la serie comedy Upload, il più recente parto creativo dello sceneggiatore americano Greg Daniels. Una commedia intrisa di mistero e di fantascienza, che immagina un mondo dove è possibile effettuare un upload di se stessi in una realtà virtuale dove continuiamo a esistere dopo la morte. È la situazione in cui si ritrova Nathan (Robbie Amell), deceduto prematuramente in un incidente d'auto, e la serie parla principalmente di come lui cerchi di abituarsi alla nuova situazione, con il sostegno morale di Nora (Andy Allo), una delle tante persone incaricate di aiutare coloro che finiscono in questa sorta di Paradiso digitale. In occasione del debutto dello show (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Upload), abbiamo avuto modo di parlare con l'autore e con i due interpreti principali.
Un nuovo tipo di scrittura
Com'è nata l'idea di Upload? Ce lo spiega Greg Daniels: "La tecnologia ha cambiato il mondo, e come lo viviamo. Ricordo anni fa quando uscivano i primi CD, e la pubblicità parlava del digitale contrapposto all'analogico. Mi sono chiesto quale potesse essere la digitalizzazione più estrema, e sono arrivato alla conclusione che sarebbe il potersi creare una propria vita dopo la morte. Ci ho lavorato a lungo, all'inizio doveva essere un romanzo, poi un giorno ho visto i miei figli alle prese con un gioco dove il tuo avatar esiste in un mondo virtuale e devi chiedere ai genitori i soldi per acquisti virtuali. A quel punto mi sono resto conto del potenziale comico, e ha preso forma l'idea della serie."
Per lo showrunner, abituato alla televisione lineare con serie come King of the Hill, The Office e Parks and Recreation, si tratta del primo lavoro concepito per una piattaforma di streaming e per la fruizione immediata della stagione intera. Questo ha influenzato il suo modo di scrivere? "Ottima domanda. In effetti mi interessava questo approccio diverso alla scrittura, e ci ho messo un po' ad adattarmi. I produttori esecutivi di Amazon con cui ho lavorato mi hanno spronato a considerarlo un film di cinque ore, ed è stato un suggerimento molto utile. È molto diverso dalle altre serie, perché in passato anche i fan più devoti non vedevano per forza tutti gli episodi nell'ordine giusto, e mi si chiedeva di inserire elementi a volte ripetitivi per assicurarci che tutti fossero in grado di seguire la trama. La cosa buffa è che con lo streaming molte delle serie più seguite sono quelle create per i network, e mi arrivano commenti di persone che stanno vedendo o rivedendo i miei show in ordine, in un unico blocco, e colgono meglio gli archi narrativi rispetto alla messa in onda originale."
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Una strana coppia virtuale
Cosa ha spinto Robbie Amell e Andy Allo a voler recitare nella serie? Risponde prima lei: "Mi piaceva il mondo creato da Greg, ti fa ridere ma anche pensare, ti ci puoi riconoscere. Ero anche molto attratta dalla gentilezza di Nora, lei ha veramente a cuore le persone di cui si prende cura. È anche una romantica inguaribile, come me. È bello vedere quel mondo attraverso i suoi occhi." Anche per Amell l'ambientazione dello show aveva un certo fascino: "Credo che questa versione sia molto verosimile, è come sarebbe veramente uno scenario simile. Quando ho fatto il provino avevo letto le sceneggiature di due o tre episodi, e mi ritrovavo nel senso dell'umorismo del mio personaggio. Poi ho avuto modo di incontrare Greg ed è stato molto bello, perché è spiritoso e intelligente e molto aperto alla collaborazione, non si impunta su quello che ha scritto." I due attori farebbero l'upload, se ne avessero la possibilità? "Sì", risponde Allo, mentre Amell commenta "Per come sta andando il mondo, lo farei già domani."
L'attore canadese è anche protagonista di una divertente gag priva di dialoghi, nel primo episodio, quando Nathan scopre che nel mondo virtuale è impossibile "mancare il bersaglio" quando si va in bagno. È stata una scena divertente da girare? La risposta, tra una risata collettiva e l'altra: "Sì, assolutamente. Credo che ci siano quindici minuti di materiale scartato solo per quella sequenza! Ci siamo scatenati, e quel momento nel pilot rende bene l'idea di come il tono dello show possa cambiare e passare da qualcosa di serio alla stramberia pura. È stato uno spasso girarla, soprattutto perché cercavo di far ridere Owen Daniels, che interpreta l'intelligenza artificiale. È praticamente impossibile, ma ho cercato di farlo ripetutamente durante le riprese della serie." Aggiunge Daniels: "Quella scena funziona grazie a Robbie, le mosse che fa Nathan le ha inventate lui."
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L'elemento spirituale
La premessa dello show può essere mal vista dalle comunità religiose in America. Cosa ne pensa l'autore? "È vero, ma se uno pensa alla premessa della serie, forse questo è il modo in cui tutti andremo in Paradiso: gli scienziati avranno un'ispirazione divina per creare una soluzione che salverà tutti. È un tema che esploriamo nello show, ci sono dei personaggi la cui fede li spinge a non voler fare l'upload, e tra questi c'è il padre di Nora. Lei lavora per l'azienda per potersi permettere l'upload per lui, che invece non ne vuole sapere perché sua moglie non sarebbe presente. Non è una serie accademica, ma credo che ispiri delle domande interessanti." Ci sono degli oggetti futuristici all'interno dello show che qualcuno di loro vorrebbe avere nella vita reale? Risponde Andy Allo: "La stampante 3D per il cibo. Sto passando molto tempo a casa, e sarebbe bello poter stampare un croissant, con l'odore e il sapore che avrebbe in condizioni normali." Robbie Amell invece opta per il salone dei ricordi: "Mi piace l'idea di poter rivedere i propri ricordi, in modo dettagliato." Greg Daniels sceglie la soluzione più pragmatica: "Francamente la tecnologia stessa mi interesserebbe molto, la mia speranza è che Amazon cominci a lavorarci per davvero e che io possa usufruirne gratis quando sarò vecchio."